Il Nord Italia, purtroppo, non smette di tremare.
Così, dopo una breve tregua verificatasi nella notte tra il 10 e l’ 11 giugno, caratterizzata da “sole” quattro piccole scosse di magnitudo poco superiore a 2, stanotte i movimenti tellurici hanno aumentato la loro intensità.
Il maggiore evento sismico è stato registrato alle ore 3:48 con una forza di magnitudo 4.3.
L’ Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha rilevato l’ epicentro a quasi 11 km di profondità presso le provincie di Modena, Mantova e Reggio Emilia. Per l’ esattezza, la scossa è stata avvertita nei paesi di: Moglia, Carpi, Novi di Modena, Rolo, Fabbrico e Reggiolo.
Lo sciame sismico ha avuto inizio alle ore 23:45 di lunedì 11; otto le scosse registrate dai sismologi fino alle 5 di questa mattina.
Purtroppo però il terremoto non resta circoscritto alla sola regione emiliana.
Infatti, come già accaduto nei giorni scorsi in Campania ed in Calabria, una scossa di magnitudo pari a 3.7 è stata avvertita ieri mattina, alle ore 11.48, in Toscana, precisamente tra i comuni di Poppi, Castel San Niccolò, Stia, Pratovecchio e Ortignano Raggiolo.
Secondo quanto affermato dall’ Ingv, questa scossa avrebbe la stessa origine di quella avvenuta lo scorso 6 giugno nel ravennate, ossia la placca Adriatica che, piegandosi, tende a scendere sotto l’ Appennino.