Sono ancora in corso le indagini per il naufragio della nave da crociera Costa Concordia, avvenuto lo scorso 13 gennaio e nel quale hanno perso la vita 32 persone, due delle quali risultano ancora disperse.
Un incubo vissuto da più di 4mila persone, una tragedia di importanza mondiale, paragonabile solo al disastro del Titanic, affondato un secolo fa.
La procura di Grosseto sta effettuando i dovuti rilevamenti, ascoltando testimoni e acquisendo prove affinché il o i responsabili vengano puniti.
Il comandante della nave da crociera Francesco Schettino, attualmente agli arresti domiciliari presso la sua casa a Meta di Sorrento, risulta essere proprio il principale responsabile dell’ accaduto. Un dato questo rilevato nel corso dell’ inchiesta e confermato da lui stesso negli ultimi giorni.
Infatti, proprio oggi, il Tgcom24 ha trasmesso in esclusiva parte dei dialoghi registrati dalla scatola nera, la cui apertura è avvenuta nel marzo scorso.
Le registrazioni riguardano i concitati attimi vissuti in plancia di comando subito dopo l’impatto.
Si sente Schettino che riferisce telefonicamente all’ unità di crisi della compagnia Costa Crociere ciò che sta accadendo:
“Ci stanno due compartimenti allagati… non andiamo a fondo, non ci andiamo. Tra poco darò fondo all’ancora e ci mettiamo qua, poi bisognerà chiamare qualche rimorchiatore. Eh, lo so. Lo so, è colpa mia”.
L’ ancoraggio viene effettuato mentre la nave continua ad inclinarsi in modo preoccupante mentre finalmente, con un forte ritardo, viene presa la decisione dell’abbandono della nave:
“Facciamo l’abbandono?” chiede qualcuno.
“Aspetta un attimo, fammi vedere una cosa”, risponde Schettino. “Diamo fondo a quest’ancora per favore. Abbandoniamo a dritta, dai!”. “Oh, lo vogliamo dare questo abbandono nave?”.
“Diamo questo abbandono nave, dai, fai questo annuncio. No, più che ‘abbandonare la nave’ tu dici ‘mettiamo i passeggeri a terra”, esclama infine Schettino.