Stamattina in Emilia Romagna, alle ore 6.08, si è verificata un’ altra forte scossa di magnitudo pari a 4.5.
L’ epicentro stavolta è stato registrato nei paesi in provincia di Ravenna, ma il movimento tellurico è stato avvertito anche a Rimini, distante circa 50 km dal ravennate.
La Protezione Civile ha già appurate le prime verifiche secondo le quali non risulterebbero danneggiamenti a persone o cose.
Le fonti ANSA riportano la testimonianza di un’ abitante di San Giovanni che ha così commentato il sisma di stamattina:
“Al momento della scossa gli antifurti delle auto parcheggiate in strada hanno iniziato a suonare. La scossa è durata diversi secondi e si è avvertita molto bene anche nelle case ai piani bassi”.
Altre cattive notizia invece giungono dai paese maggiormente colpiti dall’ incessante sisma, iniziato il 20 maggio scorso.
Sale a 26 il numero delle vittime verificatesi a causa dei crolli delle abitazioni e dei capannoni industriali, strutture che non hanno retto ai forti movimenti della terra.
Sandra Gherardi, una donna di 46 anni, non ce l’ha fatta. Non ha resistito ai colpi subiti da alcuni calcinacci, mentre tentava di scappare dalla sua stessa casa, situata a Cento, nel corso della seconda forte scossa del 29 maggio, e non ha resistito ad una settimana di coma presso l’ Ospedale Maggiore di Bologna.
Liviana Latini, 65enne abitante di Cavezzo, fu estratta viva, seppur in grave condizioni, dalle macerie della sua casa dopo diverse ore dal terremoto del 29 maggio. Ricoverata presso l’ Ospedale di Baggiovara di Modena, la donna purtroppo non ce l’ha fatta.
Intanto il sisma non dà tregua.
Ma non è solo il nord che continua a tremare. Dopo le piccole scosse di alcuni giorni fa registrate sul litorale campano-potentino e quelle registrate in Calabria, l’ Istituto Nazionale di Geofisica ha registrato, alle 2.25 di stanotte, una scossa di magnitudo pari a 2.9 con epicentro tra i comuni di Benevento, Pietrelcina e Pesco Sannita.