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Neonato, mal di pancia, piange è nervoso e sofferente: le coliche

P. , una amica di vita da mamma, ci ha scritto in redazione per condividere con noi la sua preoccupazione: Ha una bimba di 3 mesi allattata con formula e non più con il seno. La piccolina sembra soffrire di mal di pancia. La nostra amica ha cambiato il latte, ma senza ...

di Redazione VitaDaMamma

13 Settembre 2010

P. , una amica di vita da mamma, ci ha scritto in redazione per condividere con noi la sua preoccupazione:
Ha una bimba di 3 mesi allattata con formula e non più con il seno. La piccolina sembra soffrire di mal di pancia.
La nostra amica ha cambiato il latte, ma senza un beneficio apparente.

Noi siamo semplicemente mamme, non medici, ciò posto e chiarito che è sempre bene consultare il pediatra che saprà e potrà risolvere ogni problema, ci permettiamo comunque di fare quello per cui siamo qui, ovvero consigliarci tra mamme. Per la più comune esperienza di mamma ed “a naso” pare che la piccola abbia le “colichette”.

Le coliche gassose rappresentano il più classico mal di pancia dei piccolissimi, ne soffrono il 10 – 15% dei neonati, il disturbo si può presentare sin dalle prime settimane dopo il parto, è un malessere tipico della primissima infanzia, infatti di norma scompare del tutto dopo il terzo \ quarto mese di vita.

In che modo capiremo che il nostro piccolo soffre di coliche gassose?

Come spesso accade, la risposta sta nel linguaggio del corpo del pupo, quindi un primo ed importante compito di noi mamme è osservarlo con molta attenzione.
In caso di coliche il neonato risponderà al dolore:
piangendo in modo continuo ed ininterrotto, il pianto causato da questo malessere è in genere lungo e difficilmente consolabile;
irrigidendo il collo e tirando il capo verso l’alto;
piegando le gambe e sollevandole verso il busto, questa contrazione naturale degli arti rappresenta la risposta all‘esigenza del bambino di espellere l’aria accumulata nella pancia;
il viso sarà rosso, colorazione tipica dello sforzo e della resistenza al fastidio, e spesso leggerete sul volto del bebé come smorfie di dolore.

Non è possibile individuare con certezza l’origine delle coliche.
La medicina dibatte ancora sul perché si verifichino ed esistono differenti teorie, stando a quelle più accreditate la causa potrebbe risiedere:

  • in una immaturità dell’intestino che è ancora in via di sviluppo,
  • nella lentezza dei movimenti intestinali,
  • nell’abbondanza di cibo o nella voracità del piccolo.

Quel che è certo è che le coliche, pur essendo assai fastidiose per il bimbo, non sono una “malattia”, nonostante il malessere, i neonati che ne soffrono continuano a mangiare ed a crescere normalmente. Quindi siate serene mammine: si tratta di un disturbo transitorio che si assorbirà naturalmente con la crescita.

È indubbio, però, che un bimbo affetto da coliche subisca un certo stress, il dolore è per i piccolissimi sempre un esperienza negativa, ciò potrà giustificare l’irrequietezza del neonato, le sue difficoltà a rilassarsi e ad addormentarsi.
Per di più le “colichette”, sebbene possano presentarsi in qualunque momento della giornata, statisticamente tendono ad interessare maggiormente le ore tra le 18:00 e la mezzanotte.
Questo dato, sommato alla complicata gestione di un bimbo assai provato dal fastidio, accostato alle fatiche dei primi mesi ed al ricorrente problema della scarsità di riposo per le neomamme, non può non indurci ad una riflessione: è importante che la madre stia bene, quando è serena il bimbo ed il resto della famiglia ne beneficiano.
Quindi, se la stanchezza è troppa e, soprattutto nella tarda serata, seguire il bebé diviene snervante, fatevi aiutare dai papà, dalle nonne, dalle zie o da chiunque altro di vostra fiducia.
Riposate, fate una doccia e mangiate qualche cosa semplicemente sedendovi a tavola, senza dovervi alzare continuamente, insomma ricaricatevi, il piccolo ha bisogno della vostra calma.

Quali sono gli accorgimenti che possono alleviare i fastidi del bebé?

° La nostra amica P. ha cambiato il tipo di latte.
Modificare il latte può essere un modo per “isolare una possibile causa”, in pratica consente di valutare se la formula somministrata sino a quel momento fosse troppo “irritante”.
Chiaramente questo vale solo per il latte artificiale, mai privare il piccolo dell’alimento materno quando il latte del vostro seno c’è ed il neonato cresce sufficientemente, nulla è meglio del latte di mamma. Tanto più che l’incidenza delle coliche si riduce considerevolmente nei neonati allattati al seno.

° In commercio esistono molti modelli di biberon anticoliche, specificamente pensati per garantire una suzione “sicura” al bimbo, cercando di fargli ingerire la minore quantità d’aria possibile. Se il piccolino soffre di coliche questi biberon possono rappresentare un aiuto.

° Il ruttino è decisivo per allentare la pressione sulla pancia. In questo senso è sempre buona norma aiutare il piccolo a fare il ruttino dopo il pasto.

° Fanno sempre bene i tradizionali rimedi del dolce massaggino al pancino e delle coccole alla schiena tenendo il bimbo a pancia sotto su un braccio. Non solo danno sollievo al pupo, ma aumentano il suo senso di sicurezza, fortificano il rapporto con bambino e rilassano entrambi.

° Esiste una gamma di rumori, ritmici, cadenzati e meccanici che rilassano il bambino: sono i così detti rumori bianchi. Fare in modo che il bimbo si concentri su un suono che li gratifica e gli allenta la tensione è importante, anche in caso di coliche può rappresentare un aiuto perché distoglie il bimbo dal dolore. Sono rumori bianchi quelli della carrozzina e della macchina, a cui si associa il ritmo del dondolio, ma anche quelli della lavatrice o dell’asciugacapelli. La nipote di mio marito dormiva solo a ritmo di phon.

° Se allatti al seno e, malgrado ciò, il tuo bambino ha le colichette, prova a ridurre i latticini, il latte di mucca può essere irritante.

In ogni caso se il tuo piccolo ti sembra sofferente, se il suo pianto non ti convince, se è inconsolabile, se le coliche sono ricorrenti ed intense e se non scompaiono dopo il quarto mese contatta il pediatra.
Quando il bimbo è molto piccolo chiedete sempre un consulto pediatrico per dirimere ogni dubbio.
Non ricorrete mai a rimedi di automedicazione né farmacologici, né omeopatici, solo il medico può valutare se il piccolo necessiti di una medicina.

Questo sito ha natura divulgativa, le informazioni in esso contenute non sostituiscono il parere del medico che va sempre richiesto, ove necessario.



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