Con una recente ricerca, la Nescafè ha cercato di spiegare come è possibile combattere la crisi attraverso la nuova moda che si sta diffondendo in tutto il mondo: il changing.
In breve, il changing è il cambiamento che in molti stanno effettuando nei propri stili di vita, nel tentativo di “riadattarsi” ad una società costantemente mutevole che purtroppo non concede più quella stabilità alla quale ci si era abituati.
Sicuramente non tutti sono propensi al cambiamento, nella fattispecie tutti coloro i quali cercano di restare saldamente ancorati alle proprie radici, alle proprie tradizioni, alle proprie usanze.
Proprio riferendosi a questi individui maggiormente “testardi” e poco disposti a far mutare la propria vita, gli esperti hanno redatto un decalogo, ossia 10 regole base per effettuare un cambiamento senza risentirne eccessivamente.
1° – Non arrendersi prima di iniziare. Molti pessimisti valutano solo ed esclusivamente gli aspetti negativi del cambiamento che, come tutte le cose, presenta anche il rovescio della medaglia, ossia la positività. Quindi, quando ci si appresta ad effettuare una scelta di changing, è utile cercare di prendere sempre in considerazione gli aspetti positivi.
2° – Cambiare elimina la noia. La noia ha la facoltà di renderci apatici, rendendo nullo il nostro spirito di iniziativa. I cambiamenti hanno la facoltà di sconfiggere la noia, rendendoci maggiormente attivi.
3° – Rompere gli schemi. Le nostre giornata sono scandite dai soliti e ripetitivi gesti che, quotidianamente, effettuiamo come se stessimo seguendo uno schema fisso; romperlo ci permetterà di ampliare le nostre prospettive.
4° – L’abitudine è sinonimo di pigrizia. L’abitudine ci rende statici, nel corpo e nella mente. Chi vi resta saldamente aggrappato corre il rischio di lasciarsi sfuggire opportunità importanti, di mettersi alla prova e di scoprire il proprio valore. Inoltre la creatività si assopisce facendo diventare pigra anche al mente.
5° – Volere è potere. L’unico modo per ottenere ciò che si vuole e desiderarlo realmente, volerlo con tutte le forze e fare di tutto per ottenerlo. Tutto dipende dalla nostra forza di volontà e da ciò che desideriamo per noi stessi.
6° – Imparare dai propri sbagli. Una delle tante paure che impediscono il cambiamento è quella di sbagliare, di commettere un errore e non potervi porre rimedio. E se si provasse a guardare la cosa da un’altra prospettiva? Errare è umano ma perseverare è diabolico. Lo sbaglio può essere utile alla nostra crescita e al nostro cambiamento se da esso riusciamo a trarne insegnamento.
7° – Chi si accontenta gode? Stando agli esperti, NO! Accontentarsi vuol dire limitarsi a ciò che si ha, pur sapendo che si potrebbe avere di più, sottovalutando se stessi e le proprie potenzialità. Il cambiamento ci permette di metterci alla prova e dimostrare quel che realmente valiamo.
8° – Non solo parole. Tutti noi abbiamo degli ideali e degli obiettivi da realizzare che però restano spesso solo delle idee. Il cambiamento sta nel concretizzare queste idee, nel metterle in pratica e non limitarci alla sola teoria.
9° – Fissare un obiettivo. Il cambiamento può essere effettuato gradualmente, fissando dei piccoli obiettivi da “conquistare”, aumentando così la nostra bramosia e la voglia di farcela.
10° – Ci vuole coraggio. Ogni scelta, dalla più piccola (cosa indossare) alla più grande (cambiare città), richiede coraggio. In questa parola vi si racchiudono la fermezza, la decisione, l’audacia e la forza, tutte qualità necessarie per “mettersi in gioco”, riscoprendosi più forti e più propensi ad effettuare cambiamenti, anche radicali.