Another Earth, il film scritto, diretto, prodotto, fotografato e montato da Mike Cahill, ha vinto il premio speciale della giuria e il premio intitolato ad Alfred P. Sloan al Sundance Film Festival del 2011, che è destinato alle opere che hanno come tema centrale scienza e tecnologia.
Convincente, ma allo stesso tempo sorprendente, l’interpretazione della protagonista Brit Marling, accompagnata da un talentuoso William Mapother, noto per il ruolo di Ethan in Lost, da Jordan Baker, Flint Beverage e Robin Taylor.
Another Earth è un film che ti cattura subito, fin dall’inizio, che non ha bisogno di orpelli inutili, ma che adotta l’arma vincente di uno stile sobrio e semplice, concentrato unicamente sul dolore che devasta i due protagonisti, senza trasgressioni.
Quest’opera racconta la storia di una giovane e brillante ragazza, Rhoda Williams, che vede un pianeta (chiamato Terra 2) mentre si trova alla guida della propria automobile e, per guardarlo dal finestrino, causa un disastroso incidente, infrangendo il suo sogno di diventare astrofisica.
Il futuro di Rhoda è distrutto, poiché nell’incidente perdono la vita una donna incinta e il suo bambino, mentre il marito rimane in coma, la ragazza viene arrestata; successivamente, quando Rhoda esce dal carcere, scopre che quell’uomo coinvolto nell’incidente si è svegliato dal coma, e il suo unico scopo diventa quello di espiare la sua colpa, aiutandolo.
Insomma, Another Earth è una pellicola che contiene fantascienza e dolore, con una storia d’amore intensa, fatta di sguardi ma soprattutto di perdono, che fa riflettere lo spettatore su quello che pensiamo di noi stessi e sul senso della nostra esistenza.