Vigor Bovolenta, pallavolista italiano di fama e talento, fu, con la nazionale italiana, argento all’Olimpiade, oro agli Europei e salì sul gradino più alto del podio nella Coppa del Mondo.
“Bovo”, come usa chiamarlo la moglie Federica Lisi, è improvvisamente ed inaspettatamente scomparso il 24 marzo scorso quando, drammaticamente, ha lasciato questa vita sul campo da gioco. È morto a 37 anni durante un match di volley, “tradito” all’improvviso dal suo cuore.
Federica Lisi, 35anni, ex pallavolista, ha detto addio a quell’amore grande volato in cielo e si è trovata sola con quattro bambini da crescere, amare e seguire. Alessandro, il maggiore, ha 8anni, Arianna ne ha quattro, Angelica ed Aurora, le ultime nate, hanno appena 1anno.
Questi figli Federica e Vigor li hanno desiderati, bramati, ricercati e generati con amore e speranza. Federica Lisi racconta la sua maternità in un’intervista emozionante e sincera rilasciata a Vanity Fair (n°20 23 maggio 2012).
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Credo che nessuno sappia quanto abbiamo battagliato per averli. Noi non potevamo concepirli in modo “naturale” e li abbiamo fatti nascere tutti e quattro grazie alla fecondazione assistita>>, rivela mamma Federica.
La famiglia Bovolenta nasce, quindi, dalla tenacia di mamma Federica e papà Bovo.
La coppia ha coronato a Malaga il proprio desiderio di “fare famiglia”, la scelta della Spagna sarebbe stata determinata dalle restrizioni che l’Italia patisce in tema di fecondazione assistita a causa della legge 40.
I primi due figli sono stati “concepiti” in terra straniera, le due gemelle, invece, sono nate a Roma, sempre con fecondazione assistita.
La vera “energia” di Federica è nei figli.
Dopo le inseminazioni, i tre parti ed i quattro bambini, Bovo e la moglie a gennaio avevano concepito naturalmente e del tutto inaspettatamente un altro bebè. La gravidanza malauguratamente non andò a buon fine; Federica racconta a Vanity Faire di avere subito un raschiamento il 5 di febbraio.
Poco prima della morte di Bovo, quindi, mamma Federica aveva perso il suo quinto bambino.
Il 24 marzo Vigor diventa un angelo e lascia i suoi amori, moglie e quattro figli. Il campione non sapeva, né immaginava della gravidanza della moglie.
La morte spezza il futuro, recide i progetti, interrompe i percorsi, la morte lascia solitudine, disperazione e lacrime.
Federica si è interrogata sui perché della vita, sul destino tragico del padre dei suoi figli ed ha cercato un segno, un appiglio, una ragione di vita.
Mamma Federica non aveva avuto il ciclo dopo l’aborto e non lo aveva avuto neanche dopo la morte di Vigor. Dopo l’intervento l’amenorrea poteva essere prevedibile e dopo il lutto anche. Ma un’ecografia prima di Pasqua ha rivelato “il miracolo della vita e del destino” della famiglia Bovolenta: dopo il raschiamento e prima di quel drammatico 24 marzo un nuovo fiore era sbocciato, era partita un’altra gravidanza.
<< I primi pensieri? Ho pensato : se non è un segnale questo, quale deve essere?>>, dichiara, emozionando chi legge, mamma Federica.
Esiste il progetto di una fondazione in memoria di “Bovo”,
il 21 e il 22 luglio, presso il bagno Obelix di Marina di Ravenna, si terrà un torneo di beach volley dedicato a Vigor Bovolenta
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Mamma Federica deve fare i conti con le esigenze di 4 bambini più un nascituro ed il volley non è come il calcio: i guadagni, gli stipendi e le opportunità economiche di uno sportivo della pallavolo sono assai modeste.
<< Ai soldi ci penso relativamente o divento matta>> sottolinea Federica.
La giornalista (Tiziana Sabbadini), entrata nei temi del danaro, della crisi e della carenza di lavoro, domanda a questa mamma solare e coraggiosa qual è la sua opinione riguardo agli imprenditori suicidi per la crisi, mamma Federica risponde con la fierezza di una leonessa e la forza di una sportiva: << la vita è una e vale sempre la pena di essere vissuta a fondo>>.