Benvenuto a bordo, film francese diretto da Eric Lavaine, è stato girato nel 2010 sulla nave da crociera Costa Atlantica.
Uscito in Francia nel 2011, con il titolo originale Bienvenue a bord, la pellicola, che ha come interpreti principali Franck Dubosc, Valérie Lemercier, Gérard Darmon e Luisa Ranieri (nelle vesti del comandante della nave), fu realizzata grazie alla consulenza del comandate della nave Costa Concordia, Francesco Schettino.
Una notizia che, alla luce dei fatti avvenuti quella tragica notte del 13 gennaio, fa alquanto sorridere, ma che, in quel periodo, non appariva così surreale.
Schettino si trova ora agli arresti domiciliari nella sua casa di Meta di Sorrento con l’accusa di naufragio, abbandono della nave e altri capi d’imputazione. Divenuto “celebre” nel mondo come un uomo pavido e non rispettoso delle regole, nel corso delle riprese del film veniva descritto dal cast e dalla produzione come un uomo “serio e preoccupato della sicurezza di tutti”.
Infatti le stesse riprese cinematografiche erano svolte ad eliche spente, quando i passeggeri della nave scendevano a terra, e l’intera troupe era “costretta” ad effettuare le esercitazioni di sicurezza, come racconta Luisa Ranieri:
“Il film è stato girato fra Canada e Caraibi pochi mesi prima della sciagura della Nave Costa Concordia al Giglio. Ero in attesa di Emma e mi ricordo soprattutto le esercitazioni di sicurezza, due volte a settimana, faticosissime. Non so cosa sia successo in Toscana, ma durante le riprese sulla nave noi non abbiamo mai fatto ‘inchini’. Erano tutti molto attenti”.
Anche la compagnia armatrice, la Costa Crociere, la stessa che oggi ha esonerato Schettino dal suo incarico di comandante, ha elogiato il comportamento rigoroso avuto dallo stesso nel periodo delle registrazioni:
“Diverse volte la società di produzione ha chiesto a Schettino di fare una deviazione per ragioni cinematografiche, ma egli ha rifiutato, dicendo che era pericoloso per la sicurezza”.
Quante versioni e quante sfaccettature di un uomo passato alla storia come l’autore di una delle più grandi tragedie nautiche dopo il Titanic.