Le mense scolastiche milanesi delle strutture pubbliche sono tutte rifornite da Milano Ristorazione, un’azienda che ormai da anni gestisce il monopolio del business “pranzi e merende” per gli scolari di Milano.
E’ di martedì scorso il ritrovamento di mozzarelle blu nei piatti dei bambini.
Nella mensa della scuola elementare di via Stoppani (conosciuta come scuola Bacone), che riceve più di 460 pasti al giorno da Milano Ristorazione, viene distribuito il menù del giorno: penne con sugo di merluzzo come prima portata, 3 bocconcini di mozzarelle con insalata come seconda e frutta.
I piccoli affamati, iniziano a consumare il pasto; il cibo viene controllato da una spontanea “commissione mensa” sorta dall’aggregazione di alcune mamme volontarie che si recano, a turno, a scuola all’ora di pranzo per controllare la qualità, quantità, freschezza del cibo proposto ai bambini.
Mamme e maestre si accorgono dell’anomalia della “puff-mozzarella”, che tende ad assumere quel colore azzurro-blu che, in contrasto col bianco del formaggio in origine, ricorda gli gnomi che puffano su per giù due mele o poco più!
Nel frattempo molti bimbi, i più voraci, hanno già spazzato il pranzo, mangiando tutto.
Milano Ristorazione viene prontamente avvertita, vengono ritirate 83.000 mozzarelle, ovvero 2.500 chili di prodotto, prontamente sostituito con del tonno, nelle scuole della stessa area servite dalla stessa partita.
Un campione di puff-mozzarella viene spedito in laboratorio per analisi del caso.
I genitori dei piccoli protestano per i ritardi nel ritiro del prodotto: “La cosa è stata gestita davvero male – è il commento di Elettra Ricucci, la mamma di un alunno e genitore del comitato mensa – Abbiamo trovato tre porzioni piene di macchie blu in due refettori diversi, ma quando si sono decisi a ritirare i piatti in tanti avevano già finito di mangiare. Non bisogna di certo creare allarmismi, ma in queste situazioni bisogna darsi una mossa per la sicurezza dei bambini.“
Diversamente da quanto sostenuto dal comitato genitori, Milano Ristorazione riferisce che ad essere imputata sarebbe una sola mozzarella da 30 grammi.
Il batterio responsabile della colorazione delle mozzarelle sarebbe il Pseudomonas Fluorescens, non patogeno, non tossico né pericoloso per la salute di chi lo consuma.
La fornitura delle mozzarelle è italiana, la provenienza torinese, le mozzarelle arrivano nel magazzino di Linate dove subiscono controlli a campione, vengono poi consegnate in contenitori termici alle scuole.
Lo stesso prodotto che ha presentato l’anomalia, è stato distribuito nelle mense di tutte le altre strutture scolastiche di Milano, in cui non è stato né ritirato il prodotto, né c’è stato avvertimento dell’accaduto.
I genitori sono perplessi e preoccupati perché se ciò che è successo, non ha portato gravi risvolti, non è detto che in futuro un episodio trattato con la stessa superficialità, non possa riportare conseguenze più gravi.
Milano Ristorazione non è nuova ad “incidenti”, il presidente del Codacons avvocato Marco Maria Donzelli, ricorda che qualche tempo fa nei locali gestiti da Milano Ristorazione sono stati trovati scarafaggi morti.
La gravità degli episodi è accentuata dal fatto che consumatori sono bambini di un’età compresa tra i 3 e i 14 anni, meritevoli di giusta attenzione.
Fatti del genere non devono accadere.