Rossella Urru è nelle mani dei suoi rapitori dal 22 ottobre 2011.
L’ agenzia France Press ha diffuso la notizia circa una richiesta di riscatto di 30 milioni di euro, in fase di trattativa per la liberazione di “un’ italiana e una spagnola”, oltre all’impegno, da parte del governo ispanico, ad un intervento diplomatico in favore della liberazione di due “compagni” saharawi attualmente in prigione in Mauritania.
Le supposizioni che si possa trattare di Rossella Urru e Ainhoa Fernandez de Rincon, rapite nello stesso giorno dal campo profughi di Hassi Raduni, nella zona desertica dell’Algeria, costituiscono una tangibile possibilità.
In tutto sarebbero stati chiesti 45 milioni di euro per la liberazione di circa 10 ostaggi (di cui 7 algerini per la cui liberazione il riscatto ammonta a 15 milioni di euro) in mano ai rapitori appartenenti al gruppo islamico dissidente qaedista.
La Farnesina si astiene da ogni tipo di commento, ribadendo il forte impegno da parte del governo italiano per riportare quanto prima Rossella a casa, mantenendo la linea della discrezione.
Resta escluso dalla possibilità di liberazione condizionata alla richiesta di denaro il terzo rapito di quella notte, lo spagnolo Enric Gonyalons; il motivo di tale esclusione è misterioso.
Entrambe le volontarie si trovavano in Africa per collaborare al progetto del Cisp (Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli).
Dopo quasi 200 giorni di prigionia la tensione è alta, nonostante le trattative siano sempre state coperte da segretezza per evitare ingerenze che potrebbero condizionarne l’esito.
Qualcuno solleva dubbi circa la veridicità della richiesta di riscatto, date le precedenti notizie rivelatesi infondate.
In particolare l’inviata speciale del Ministero degli Esteri Margherita Boniver, avrebbe dichiarato che “si tratta di spazzatura, informazioni incontrollate che vanno prese per quelle che valgono cioè zero“. Fonte: http://www.befan.it/rossella-urru-smentite-le-voci-di-un-riscatto/
Triste fu l’epilogo della notizia circolata il 3 marzo scorso circa la liberazione di Rossella, si trattò di un’invenzione, che ha riempito il cuore di tutti noi di gioia per lasciare posto dopo poche ore alla delusione; ma la speranza di averla presto tra noi, è sempre alta.