Per ipoacusia si intende una riduzione più o meno grave dell’udito.
Per classificare le ipoacusie si deve porre attenzione alle cause della sordità infantile.
Nella vita intrauterina, in epoca neonatale, nella prima e seconda infanzia, l’apparato uditivo del bambino può andare incontro a vari processi patologici che possono alterare la sua funzionalità.
In realtà è difficile separare con certezza i momenti patologici che possono intervenire nel periodo prenatale da quelli che si possono manifestare alla nascita. Proprio per questo motivo si classificano con il termine “acquisite” le ipoacusie che si manifestano in periodo pre-peri e post natale. Queste ipoacusie si differenziano da quelle ereditarie.
Vogliamo di seguito elencare le principali cause di ipoacusie acquisite suddivise in cause prenatali, perinatali e post-natali.
Cause prenatali
In tali cause rientrano le ipoacusie dovute ad agenti infettivi:
- Toxoplasmosi: essa si può contrarre in due diverse modalità: mediante contagio indiretto o diretto. Il primo avviene mangiando carni crude o poco cotte di animali infetti, oppure verdure e legumi non ben lavati o contaminati da feci di gatto. Il contagio per via diretta è pericoloso per la trasmissione al feto per via transplacentare: ciò avviene se la gravida assume l’infezione per la prima volta in gravidanza. Ciò spiega l’importanza della profilassi mediante un esame sierologico per individuare le donne che non hanno contratto l’infezione e quindi prive di anticorpi specifici;
- Rosolia: il contagio con tale virus della gravida provocherebbe, nel feto, malformazioni a carico dell’orecchio, del cuore, dell’occhio e del Sistema Nervoso Centrale; proprio per questo è nota in medicina la “sindrome da rosolia”;
- Citomegalovirus: il contagio avviene in maniera interumana attraverso saliva, urina, latte e secreto vaginale. Tale virus penetra nelle cellule e può restare asintomatico per tutta la vita. L’infezione del feto avviene per via transplacentare o per contatto diretto al momento del parto durante il passaggio del feto.
- Herpes Simplex Virus: ne esistono di due tipi, il primo che colpisce la mucosa labiale e il secondo tipo che colpisce i genitali. Sarebbe proprio quest’ultimo che causerebbe il contagio del feto solo durante il parto, quindi durante il passaggio del feto nel canale vaginale.
- Asfissia: essa si manifesta quando l’apparato respiratorio del neonato non riesce ad adattarsi al suo funzionamento alterando l’equilibrio acido-basico,assicurato prima dalla placenta.
- Ittero.
Cause postnatali
- Parotite
- Morbillo
- Trauma cranico
- Meningoencefalite, ovvero infiammazione delle meningi e del tessuto celebrale.
Diagnosi
La diagnosi precoce, il trattamento protesico e riabilitativo risultano essere i presupposti per un buon recupero del bambino sordo.
Non sempre è semplice diagnosticare e quantizzare una perdita uditiva: ciò è data dalla mancanza di collaborazione del paziente/neonato e dalla sua irrequietezza. Proprio per questo una diagnosi precoce richiede una gran capacità ed esperienza dell’esaminatore e di metodiche audiometriche sicure ed affidabili. Possiamo suddividere le metodiche in:
Audiometria soggettiva ed Audiometria obiettiva.
La prima si basa sul presupposto che sottoponendo un bambino normoudente ad uno stimolo acustico si ottengono reazioni del suo comportamento (riflessi).
L’audiometria obiettiva si avvale di tre metodiche:
- Impedenziometria
- Eletrococleografia
- Potenziali uditivi evocati