“Adesso basta, se non la smetti chiamo la polizia!”
Vi è mai capitato sentire bambini minacciati in questo modo? Immagino di sì. L’esasperazione di un genitore davanti ad un bambino particolarmente capriccioso o turbolento può portare a dire frasi fuori luogo. E, in fondo, non si è mai visto nessun ufficiale intervenire per calmare un bambino o “mettergli paura”. Almeno finora. Perché anche in questo gli Americani sono riusciti ad avere il primato.
Salecia Johnson è una bambina di 6 anni, afroamericana, che vive a Milledgeville, cittadina situata ad un centinaio di chilometri da Atalanta. Ha un bellissimo sorriso, un faccino rotondo e due splendidi occhioni. Ma questa faccia d’angelo nasconde un carattere abbastanza difficile: Salecia è famosa, infatti, per i suoi memorabili capricci.
Non si ferma davanti a nulla, nemmeno a scuola dove, qualche giorno fa, ha avuto una vera e propria crisi: ha strappato delle locandine dai corridoi e buttato per terra giocattoli e materiale didattico di altri alunni.
Come prevedibile, è stata portata in segreteria, dove, invece di ricevere la solita sgridata, sospensione e/o richiesta di colloquio urgente con i genitori, è stata chiamata la polizia.
“Era aggressiva. Ha danneggiato le cose degli altri studenti, dei beni della scuola e ha ferito il Direttore dell’Istituto” dichiara Dray Swicord, a capo della Polizia di Milledgeville.
Naturalmente, è scoppiata la polemica, anche se l’amanettamento della piccola viene giustificato con un tentativo di fuga da parte di Selecia.
In tutto questo, bisogna precisare che sia la direzione dell’istituto scolastico, sia la polizia, hanno cercato, invano, di contattare i genitori della piccola ribelle per ore.
Alla fine si è presentata, in caserma, una zia. “L’ho trovata da sola, in una cella, ancora ammanettata. Si lamentava che le manette erano troppo strette e le facevano male i polsi”.
Accuse subite respinte dalla polizia, che dichiara di aver liberato i polsi di Selecia al suo arrivo in caserma e di averla fatta accomodare in una semplice stanza.
I genitori hanno, comunque, ritenuto opportuno rivolgersi alle autorità competenti per far luce sull’intervento poco consono della polizia, che avrebbe causato alla piccola un forte trauma. Inoltre, Selecia, sospesa da scuola fino ad agosto, è stata denunciata per danneggiamenti.
Una vicenda insolita, che pone molti interrogativi.
Perché la bambina si comporta in questo modo? E’ davvero una piccola teppista o solo una piccola in cerca di attenzioni? Il fatto che i genitori siano stati irreperibili per ore e che a precipitarsi in caserma sia stata una parente, rende un po’ più chiaro il contesto famigliare.
In ogni caso, arrestare – perché si è trattato di un vero e proprio arresto – una bambina di 6 anni a scuola, davanti a compagni e maestre, non è certo la soluzione migliore.