Secondo le autorità portoghesi e in base a quanto dichiarato dal procuratore generale Jose Pinto Monteiro, la riapertura delle indagini sulla scomparsa della piccola Madeleine McCann, avvenuta il 3 maggio del 2007 presso Praia da Luz, luogo di villeggiatura della famiglia McCann, non possono essere effettuate in quanto non sussistono “fatti nuovi, credibili e rilevanti” per avviare tale procedura.
La comunicazione è stata effettuata tramite una mail pervenuta alla Bbc, la quale riportava:
“Al momento la riapertura del cosiddetto caso Maddie non è stata ordinata”.
Dunque la recente richiesta di rinnovare le indagini fatta espressamente da Scotland Yard che, grazie ad una squadra operativa impegnata nell’operazione Grange, ha riesaminato tutte le prove raccolte e tutti i documenti del caso, è stata letteralmente bocciata.
Secondo Andy Redwood, infatti, esistono ben 195 potenziali nuovi indizi che portino a pensare ad un rapimento da parte di un estraneo e ad una possibilità remota che la bambina sia ancora viva.
E sono proprio questo potenziali nuovi indizi ad aver messo una “pulce nell’orecchio” della polizia portoghese, la quale, nonostante il vice capo Pedro do Carmo abbia dichiarato che “Non ci sono al momento nuovi elementi per giustificare la riapertura del caso”, ha deciso comunque di riesaminare gli ultimi dati raccolti dai britannici.
Un odissea che sembra non avere mai fine per due genitori che, dopo cinque anni, continuano a chiedere il rinnovamento delle ricerche per ritrovare la propria figlia.