Se la scorsa udienza del processo in Corte di Assise per l’assassinio della 15enne di Avetrana aveva avuto come testimone chiave la sorella minore della famiglia Serrano, Dora, la cui testimonianza aveva sciolto l’impassibilità di Cosima, principale imputata dell’omicidio assieme alla figlia Sabrina Misseri, quella svolta stamattina è stata caratterizzata dalla testimonianza “chiave” della figlia di Dora, la 15enne Antonella Spinelli, cugina di Sarah e Sabrina, nonché compagnia e confidente della vittima.
Antonella e Sarah avrebbero trascorso assieme gli ultimi giorni di vita di quest’ultima, che era stata ospite presso la casa della zia Dora, a San Pancrazio Salentino (Brindisi), dal 23 al 25 agosto del 2010, quindi 2 giorni prima della sua scomparsa.
“Sarah mi raccontò di essere stata fidanzata per un giorno con un ragazzo di 16 anni, un certo Davide, che la baciò per gioco – ha affermato Antonella – ma la sera stessa si lasciarono”.
Alle domande sul rapporto tra Sabrina e Sarah ha risposto “Sabrina ogni tanto sgridava Sarah perchè lei diceva qualche parolaccia, ma era normale”; mentre su quello con Ivano “Per lei era un amico, che era simpatico, ma nulla di particolare. Non mi ha mai detto che gli piaceva. Decidemmo di fare un quaderno dove ognuno di noi scriveva qualcosa. Lei scrisse la mattina del 26 agosto. Scoprii che faceva riferimento ad Ivano e per me fu una sorpresa”.
Tra gli otto testimoni, un’altra teste spicca per importanza, Elena Baldari la madre di Ivano Russo, il ragazzo che, secondo l’accusa, costituirebbe una sorta di movente che spinse quel tragico giorno la giovane Misseri ad uccidere la parente.
La donna ha ricostruito i suoi movimenti e quelli del figlio nel giorno della scomparsa:
“Quando tornò a casa dopo essere rientrato dal lavoro, parlai con Ivano della scomparsa di Sarah e lui era sconvolto. Dopo aver mangiato uscì anche lui per andare a cercarla …. Non mi parlò mai di Sarah prima della sua scomparsa, nè di Sabrina, conoscevo solo Alessio Pisello. Il 26 agosto 2010 mio figlio Claudio andò al mare e Ivano rimase a casa. Nel primo pomeriggio si mise a letto e alle 17.10 lo accompagnai dal suo datore di lavoro a San Pietro in Bevagna”.
Secondo la madre, Ivano rimase alquanto sconvolto dalla notizia della scomparsa della 15enne:
“Quando entrai in macchina per accompagnarlo al lavoro, Ivano lesse un messaggio di Sabrina e disse “mo’ si è persa pure la cugina”, urtando il telefono sul cruscotto”.
La prossima udienza è fissata per l’ 8 maggio giorno in cui si attende la testimonianza di Anna Pisanò, la donna considerata una test chiave per l’accusa.