Il neonato, essere misterioso!
Quante volte vi è capitato di pensare: ” Mi sembra tutto a posto, come mai allora sta piangendo?”
Se sei una neomamma alle prese con dubbi e ansie? Questo “manuale del pianto” ti sarà molto utile. Ebbene si, la puericultrice inglese Tracy Hogg ha stilato un elenco sui vari tipi di pianto, unito ai segnali corporei, che ha avuto modo di osservare su moltissimi bambini. E’ davvero fantastico per aiutarti a comprendere meglio i bisogni del tuo cucciolo. Tracy ha notato che i suoni emessi dai bambini si assomigliano tutti a seconda dell’esigenza che i piccoli manifestavano in quel momento, ad esempio il pianto da fame è diverso da quello da stanchezza, ma tutti i pianti da fame sono simili tra loro, come tutti quelli da stanchezza.
Vediamo in concreto casa ha notato Tracy negli anni grzie al suo lavoro:
–Stanchezza
Comincia come nervosismo e insofferenza, ma se non si interviene subito diventa pianto, quello che comunemente definiamo “pianto da stanchezza”: prima tre lamenti, poi un forte pianto, seguono due brevi respiri e un’altro pianto più lungo e sonoro. Di solito il pianto continua e se viene lasciato solo il piccolo si addormenterà.
Inoltre sbadiglia oppure sbatte le palpebre, si afferra le guance e si graffia.
–Eccesso di stimoli
Pianto lungo e forte simile a quello per stanchezza
–Dolore, aria nella pancia
Urla acute inconfondibili,che cominciano senza preavviso, il bimbo può trattenere il respiro tra un lamento e l’altro per poi ricominciare.
Tutto il corpo del piccolo si irrigidisce, porta le ginocchia al petto, il volto è contratto.
–Fame
Leggero rumore simile a un colpetto di tosse, poi inizia il pianto, prima breve poi con ritmo più stabile.
Il bimbo porta i pugnetti alla bocca e tira fuori la lingua muovendo la testa di lato.
–Freddo
Pianto forte con tremolio del labbro inferiore.
Pelle d’oca, tremore. Può succedere dopo il bagnetto!
–Caldo
Lamento nervoso simile a un respiro affannoso.
E’ caldo e sudato, rosso in viso, fatica a respirare
–Mamma voglio le coccole!
I versetti si trasformano in piccoli “wa” come un gattino, il pianto sparisce non appena lo prendete in braccio.
Si guarda intorno cercandovi.
–Ha mangiato troppo
Si agita e piange dopo mangiato, rigurgita spesso.
–Disturbi intestinali
Si agita e piange mentre mangia, l’intestino si muove. Si contorce e pinge, smette di poppare.
Inutile dire che anche una buona dose di istinto materno, che credo possediamo tutte, aiuti non poco nel decifrare i bisogni del nostro bambino, ma quando il mio era piccolo piccolo ho trovato davvero un aiuto in questa lista, che è tratta dal libro: “il linguaggio segreto dei neonati” di Tracy Hogg.