Ormai il pagamento dell’ Imu (Imposta Municipale Urbana) sulla prima casa è una realtà ufficiale.
Il Governo “viene inconto ai cittadini” e, per cercare di smorzare almeno un pò il malcontento generale, consente di suddividere il pagamento dell’ Imu, riguardante la prima casa, in tre tranche spalmate durante la seconda metà dell anno attualmente in corso.
Questa la dilatazione dei pagamenti per la prima casa e le sue pertinenze, approvata dal nuovo emendamento presentato da Gianfranco Conte e successivamente approvato dalla Commissione Finanze della Camera:
seconda rata, 16 Settembre 2012terza rata, 16 Dicembre 2012 ( tale rata è da considerare come conguaglio dell’ intero anno e dovrà tenere conto della possibilità da parte dei Comuni di diminuire o aumentare dello 0,2 % l’ aliquota base per la prima casa e dello 0,3 % per la seconda casa).
- Cosa comporta questo tipo di pagamento?
Questa nuova suddivisione del pagamento dell’ Imu, a differenza della normativa precedente, porterà i pagatori a versare entro metà Settembre, basandosi sull’ applicazione dell’ aliquota base dello 0,4 %, già il 66 % dell’ importo rispetto 50 % dell’ importo che avrebbe comportato il pagamento in due sole soluzioni. Per quanto riguarda invece i proprietari intestatari di una seconda casa, il pagamento resta suddiviso in due rate: la prima prevista per il mese di Giugno e la seconda per il mese di Dicembre.
- Come si calcola l’ Imu?
La rendita catastale è recuperabile tramite consultazione dell’ atto di compravendita dell’ immobile o tramite la consultazione del sito internet www.agenziadelterritorio.it ( cliccando sulla dicitura consulta i dati catastali “visure” nella sezione Privati ), .
- La rendita risultante deve essrere rivalutata del 5 % ,
- moltiplicata per il coefficiente 160 ( stabilito dal decreto Salva – Italia in sostituzione del precedente coefficiente 100 ).
- Una volta ottenuto il risultato, bisogna applicarvi l’ aliquota base del 0,4 % per quanto riguarda la prima casa edel 0,76 % per le seconde.
- Al risultato finale dell’ Imu si possono poi applicare le eventuali detrazioni per la prima casa e poi provvedere alla divisione delle tre rate; esclusa l’ applicazione delle agevolazioni, per la seconda casa, vale il medesimo procedimento ma con la divisione in due rate.
- Come si potrà provvedere al pagamento dell’ Imu?
Il pagamento potrà essere effettuato sia tramite compilazione del modello F24 o tramite bolletino postale e si sarà esenti dalle imposte di bollo per i pagamenti del canone d’ affitto se si opterà per la cedolare secca o per la fideiussone prestata in favore del conduttore.
- In caso di divorzio o separazione, chi deve provvedere al versamento?
Il pagamento della nuova Imu prevede dei cambiamenti anche per i coniugi separati o divorziati, ai fini di pagamento varrà il diritto di abitazione, quindi non sarà più necessariamente il proprietario dell’ abitazione a provvedere al pagamento ma lo sarà il coniuge che vi abita.
Decisione che ha già trovato il disaccordo dell’ Ami (Associazione Avvocati Matrimonialisti) che ritiene impossibile stabilire a priori chi dovrà pagare l’ Imu, perché dipende dalla situazione di ciascun coniuge e ritiene che la cosa migliore sarebbe quella di far decidere in fase di processo, valutando caso per caso.
- Quali sono le agevolazioni previste e a chi spettano?
Per quanto riguarda le agevolazioni, ci saranno controlli stretti per stabilire chi realmente ne dovrà beneficiare e per escludere chi invece cercherà in qualche modo di aggirare il sistema per far risultare una casa come prima proprietà quando è invece la seconda.
Potranno usufruire delle agevolazioni solamente le famiglie nelle quali possessore e il resto del nucleo familiare risiedano anagraficaente nella stessa abitazione; concedendo dunque una sola agevolazione per nucleo familiare. Se quindi avevate pensato di dichiarare la vostra dimora nella prima casa e quella del vostro coniuge in un’ altra casa ma nello stesso comune per farle risultare entrambe come prima abitazione, vi è andata male!
Le detrazioni valide quindi solo per la prima casa, sono di 200,00 Euro più ulteriori 50,00 Euro per ogni figlio a carico fino ai 26 anni d’ età e non possono superare un massimo di 600,00 Euro complessivi.
Modifiche saranno presenti anche nei casi di dimore storico – artistiche che usufruiranno dell’ incremento della riduzione, arrivando al 40 %.
- Quali sono i casi particolari che sono esenti dal pagamento dell’ Imu?
Nella determinazione dell’ importo da versare, avranno valore differente ad esempio le case dichiarate distrutte o oggetto di sgombero perché totalmente o parzialmente inagibili, tutte le abitazione coinvolte nel terremoto del 6 Aprile 2009 che colpì l’ Aquila; suddette abitazioni non andranno a formare reddito imponibile ai fini di Imu, Irpef e Ires fino alla totale e definitiva ricostruzione e agibilità.
Ora occorrono solamente calcolatrice, carta e penna dopodichè potrete aggiungere al vostro curriculum vitae di essere anche esperti commercialisti e ragionieri! Buona fortuna!