Il 18 aprile 2011 Melania Rea trova la morte a Ripe di Civitella.
Scompare da Colle San Marco misteriosamente (almeno stando alla ricostruzione del marito) e dopo due giorni di ricerche e speranze viene rinvenuta cadavere in bosco isolato, lontano dalla sua terra madre (Somma Vesuviana) ma vicino ai luoghi ove l’amore per il marito e il dovere di unità familiare e condivisione l’avevano condotta.
Di quel bosco restano a tutti le immagini grigie di una pozza di sangue impressa sul terreno come la macchia di un dolore che è divenuto un lutto collettivo ed una comune battaglia per conoscere la verità e vincere la violenza sulle donne.
A distanza di un anno da quel 18 aprile 2011 molti sono ancora i veli che ammantano la morte di Melania, i dubbi, gli irrisolti ed i misteri. Ci sono ancora verità celate e su tutte una: perché Melania è stata uccisa?
“Niente più è come prima e niente lo sarà“, dichiara Michele Rea ripercorrendo con la memoria quest’anno di luttuose scoperte.
Le morti violente perpetrate come “punizioni d’amore” , gli amori criminali e in genere le violenze familiari, le vessazioni, le umiliazioni, l’onta del tradimento sono drammi sociali che escono dal riserbo familiare e vanno esaminati come il risultato negativo di una società irrispettosa della dignità femminile ed umana.
La coscienza dell’esempio rappresentato da Melania ed insieme il desiderio di attribuire alla sua morte un “valore positivo” animano, oggi, la nascita della Onlus in nome di Melania Rea.
Le Onlus sono Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale, questa, fortemente voluta dai familiari della vittima, sarà e finalizzata alla salvaguardia di tutte le donne offese, vinte e sopraffatte dagli uomini, nonché dei minori vittime dirette o indirette delle medesime usurpazioni.
“Sarà un’associazione che dirà no alla violenze sulle donne, sì ai diritti dei minori, che dirà no agli assassini liberi e sì alla certezza della pena – afferma il fratello di Melania – vogliamo stare vicino a tutti coloro che subiscono questo dolore e fare in modo che non accada più, a nessuno”.
Oggi, dunque, sarà un giorno di memoria, rinascita e riflessione. A Somma Vesuviana, paese d’origine della giovane Rea, nella ricorrenza dell’anniversario della morte si accenderanno le fiaccole tra le mani dei concittadini per ricordare Melania. E dietro le fiammelle che sfileranno per le vie del paese si avvertirà forte e sentito il desiderio di verità.