Il consiglio federale tenutosi ieri è durato più di tre ore, ore durante le quali Rosy Mauro si sarebbe continuamente difesa dalle accuse piovutele addosso.
Prima che si arrivasse a decidere per l’ espulsione di Rosy Mauro si erano ipotizzate diverse possibilità, come un’ espulsione temporanea o il ritiro dell’espulsione nel caso in cui si fosse spontaneamente dimessa dalla carica di vice Presidente del Senato; ma così non è stato e la decisione presa dal Partito è stata la più drastica.
La cosa che più di tutte non era piaciuta a Maroni negli ultimi giorni era stato il rifiuto da parte della Mauro di lasciare la sua carica istituzionale.
Rifiuto tenacemente opposto anche dinnanzi alla richiesta di dimissioni avanzata da Bossi.
Rosy Mauro sostiene che questo è il suo primo no alla lega come – lo ha affermato con commozione a “Porta a Porta “.
Rosy Mauro ha tenuto a precisare che il suo no alla richiesta era l’ unico modo per poter restare a difendersi e a spiegare le proprie ragioni.
Non la vedono però così gli altri colleghi, Calderoli ad esempio è convinto che la sua espulsione possa essere la dimostrazione che la Lega è diversa da tutti gli altri partiti, indipendentemente dalla vicenda giudiziaria, a suo avviso, Rosy Mauro deve essere allontanata dal Partito anche per l’accerchiamento e l’isolamento che ha creato a formare attorno al leader Bossi.
Queste le parole che si possono leggere nel documento del consiglio federale di ieri:
” A questo punto, preso atto della decisione della senatrice Mauro, il Consiglio Federale all’ unanimità ha decretato l’espulsione dal movimento della stessa senatrice Mauro, ritenendo inaccettabile la sua scelta di non obbedire ad un preciso ordine impartito dal Presidente Federale e dal Consiglio Federale “.
La Mauro non è stata l’ unica ad essere espulsa dalla Lega Nord, l’altro espulso preannucciato è stato l’ex tesoriere Belsito.
L’ espulsione di Rosy Mauro però ha diviso l’ opinione pubblica, tant’è che il Movimento Diritti Civili sta costituendo dalla Calabria un comitato per raccogliere on line delle firme a favore di Rosy Mauro; mentre il Popolo viola sta per consegnare più di 10000 firme per le dimissioni della Senatrice.
Ieri non si è discusso solo delle espulsioni ma si è anche stabilita la data del prossimo congresso leghista, previsto per il 29 e il 30 Giugno.
Non è stato affrontato l’ argomento Trota, neo dimissionario dalla carica di consigliere regionale lombardo perché al centro di indagini sullo sfruttamento di fondi del Partito per delle spese personali.
In attesa di questi accertamenti Umberto Bossi si è proposto di saldare personalmente i conti, qualora venisse dimostrato che qualcuno della sua famiglia ha usato impropriamente i fondi della Lega Nord.
I tre pm continuano a lavorare tra documenti ed intercettazioni in attesa di stabilire chi sarà il prossimo destinatario del cartellino rosso, intanto ci pensa La Russa a sdrammatizzare rispondendo così ai giornalisti che gli chiedono cosa ne pensa della vicenda: ” non mi piace mai dare addosso a persone in difficoltà, colpevoli prima di tutto di essere terroni “!