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Isola dei famosi 2012 la Seratona: Antonella Elia dona a Amnesty International

di Federica Federico

13 Aprile 2012

Antonella Elia dona a Amnesty InternationalL’Isola dei Famosi è finita.

L’atto finale dell’Isola dei Famosi è stato un show all’italiana, forse la migliore puntata di quest’isola. I naufraghi, rassegnati alla vittoria dell’Elia, erano tutti apparentemente sereni e paghi, le polemiche parevano sopite, velate e dissipate.

Valeria Marini ha domandato scusa a Rossano Rubicondi; Malgioglio , con la consueta tolleranza, non è tornato sulle “passate” polemiche ed ha assistito persino al duetto Apicella – Savino (quest’ultimo con tanto di bandana evocativa sul capo); Max e Rossano hanno decantato la loro amicizia e Casella è giunto a concedere il suo perdono all’Elia, la quale però non uscendo dal suo personaggio da “idealista – inacidita” non si è lasciata contagiare dal collettivo buonismo.

pax populi all'isola dei famosiLa “seratona” è stata inspirata alla pax populi, una scelta saggia dopo le polemiche infuocate di un Isola sopra le righe, dopo una vittoria discussa e poco condivisa, un canovaccio semplice per chiudere con “onore” una trasmissione lunga e non sempre semplice.

Savino ha raccolto nella sua corte tutti i concorrenti con lo scopo di ripercorrere la storia di quest’ultima Isola 2012. Sul trono avrebbe dovuto sedere trionfante la regina Antonella Elia … la sua stella, però, è apparsa come spenta … di lei ciò che si notava di più era il vestito, un abito da sposa o da star candida, un vestito – cornice da cui però non è emerso alcun ritratto sfavillante.

Ieri mi aspettavo di incontrare una Elia fiera, vitale, impositiva capace di “giustificare” una volta e per tutte la sua vittoria spazzando via ogni dubbio sulla sua verità e pulizia.

Per parte mia ho sempre creduto che la naufraga Antonella recitasse un copione studiato per soddisfare uno scopo non ideale ma materiale. Ho sempre sospettato che volesse arrivare al “forziere” della vittoria, forziere aureo del valore di ben 100 mila euro!

Dopo ieri sera non ho più dubbi l’Elia si è calata in una parte magistralmente recitata e ha vinto … non col cuore ma con arte da teatrante. Antonella Elia col bottino in tasca ha dismesso il costume da naufraga polemica, pax populi all'isola dei famosiidealista e battagliera, ieri l’abbiamo vista in versione“il riposo della guerriera” o forse in versione “la messa è finita andata in pace”.

Nella nuvola bianca del suo vestito eccentrico e bello si è persa silente, l’unico accenno a quell’isola ideale che ha voluto far credere a tutti di aver vissuto è stato un “tu mi hai tradita” rivolto a Manuel in coda alla trasmissione.

Il premio per il vincitore dell’Isola dei Famosi è di 200mila euro, metà di questa somma deve essere devoluta in beneficenza ad un ente no profit riconosciuto come accreditato e affidabile dalla Rai ma scelto dal vincitore.

L’emblema dell’ ”Elia ideale ed accorata” è stata la sua spiegazione della destinazione del danaro … ha scelto Amnesty Iternational

<< Ero molto incerta tra Medici senza frontiere e Amnesty – dichiara l’Elia – ma siccome il mio sogno è lavorare un giorno per i diritti umani ho chiesto a questa signorina (ndr. forse un’assistente probabilmente messa a disposizione della Elia dalla produzione, una lavoratrice che certamente avrà un nome di cui la Regina Antonella non fa menzione) di informarsi su internet per chi avrei potuto lavorare>> aggiunge la vincitrice <<Ho scelto Amnesty però con la clausola che quando potrò andrò a lavorare per loro>>.

La destinazione del danaro in beneficenza così come espressa dalla vincitrice dell’Isola è assai “personale” … per parte mia credo che quest’atto di liberalità sveli ancora una volta il carattere dell’Elia.

Ecco cosa mi ha fatto riflettere:

– l’Elia demanda alla signorina senza nome una consultazione web, un approfondimento semplice ma sostanzialmente importantissimo perché decisivo per determinare la destinazione di una cospicua somma in beneficenza. In pratica Antonella non assume su di sé l’incarico di adempiere a quello che dovrebbe essere il fine più nobile del naufrago vincente ovvero promuovere attraverso la scelta dell’associazione lo scopo ideale della beneficenza.

– Esplicitando la donazione ad Amnesty fa una dichiarazione di intenti assai particolare fondata su uno scambio personale per cui lei dona il “suo” danaro ma pretende di essere un giorno accolta come paladina dei diritti umani. Con questa dichiarazione “Antonella che abbraccia gli alberi per dimostrare che ama la natura” ha messo l’accento sulla sua bontà, ha sottolineato le sue alte aspirazioni ideali … ma ha perso una grande occasione: non ha detto una parola su Amnesty International, non ha detto chi sono, cosa fanno e come tutti possono aiutare l’associazione.

amnesty internationalLa prima serata di Rai due è una irrinunciabile opportunità pubblicitaria per un progetto di solidarietà importante come quello di Amnesty eppure l’Elia non ha ritenuto opportuno chiarire cosa sia … lo ha scelto perché lei ama i diritti umani e sogna di poter lavorare per sostenerli.

Ebbene mettiamola noi una corona sfavillante sul capo di Amnesty, giacche la Regina dell’Isola non ha inteso dare spiegazioni esaustive (forse in studio l’Elia doveva arrivare accompagnata dalla Signorina, la quale certamente avrebbe saputo illustrare meglio le motivazioni ideali della scelta … o forse parlare dei progetti solidaristici non è così “televisivo” come piangere per l’addio all’isola perduta).

Amnesty International nasce nel 1961 quando l’avvocato inglese Peter Benenson a mezzo stampa promuove un “Appello per l’amnistia” firmando un articolo storico: “I prigionieri dimenticati”. Benenson portò a conoscenza dell’opinione pubblica la storia di due studenti portoghesi arrestati per aver brindato alla libertà.

E proprio sulla difesa della libertà, della dignità umana e del valore individuale fonda Amnesty International che dal 1961 ad oggi ha lavorato e lavora per la difesa dei diritti umani.

Dove c’è un diritto da difendere c’è una campagna di Amnesty e ci sono i suoi sostenitori.

Amnesty International ha una particolarità ideale che si traduce in una caratteristica strutturale: vive solo grazie al supporto economico dei propri soci e sostenitori. Infatti Amnesty per rimanere imparziale ed indipendente ha scelto di non accettare contributi governativi e\o istituzionali e ciò rende ogni singola adesione ancora più rilevante ed importante.

Visitare il sito di Amnesty significa scoprire che non tutto il mondo è libero, equivale a comprendere che molte battaglie ancora devono essere condotte per sostenere la dignità individuale ed i diritti umani.

Amnesty International sul suo sito promuove una vasta serie di Appelli per combattere, anche solo attraverso una firma di adesione, le ingiustizie e le oppressioni sociali che ancora dilagano nel mondo.

Qui di seguito vi proponiamo la lettura di uno degli Appellidi Amnesty:

Cina: “Condanna inaccettabile”. Amnesty International chiede il rilascio immediato di Ni Yulan

Amnesty International ha chiesto il rilascio immediato di Ni Yulan, avvocata e attivista per il diritto all’alloggio, condannata oggi a due anni e otto mesi di carcere per “frode” e per “aver disturbato la quiete pubblica e provocato disordini”. Per quest’ultimo reato, è stato condannato a due anni di carcere anche il marito, Dong Jiqin.
Nu Yilan, in sedia a rotelle dal 2002 quando subì un pestaggio in carcere da parte della polizia che le procurò la frattura dei piedi e delle ginocchia, è nota per il suo impegno in favore delle vittime degli sgomberi forzati e di altre violazioni dei diritti umani.

Nel corso dell’ultimo decennio, Ni Yulan ha subito persecuzioni, arresti e torture. Nel 2002, come ritorsione per il suo attivismo in favore dei diritti umani, le è stata ritirata la licenza di avvocata.

Ni Yulan è stata arrestata, per la terza volta in 10 anni, il 7 aprile 2011 insieme al marito. Il processo contro la coppia è iniziato il 29 dicembre presso la corte distrettuale di Xicheng, a Pechino. Degli 11 testimoni chiamati a deporre dall’avvocato di Ni Yulan, Cheng Hai, la corte ne ha accettato solo uno. Per buona parte del processo, Ni Yulan è stata in ospedale, con respirazione assistita. Pur essendo un processo “pubblico”, le autorità hanno impedito l’accesso agli osservatori, tra i quali gli avvocati Bao Longjun e Wang Yu.

Le accuse contro Ni Yulan e Dong Jiqin erano del tutto infondate e il processo è stato iniquo. La continua persecuzione contro una coppia colpevole solo di difendere i diritti di altre persone fa venire il serio dubbio se la Cina voglia veramente diventare un paese governato dalla legge, come sostengono i suoi dirigenti, o al contrario dominato dalla paura e dall’intimidazione” – ha dichiarato Catherine Baber, vicedirettrice del Programma Asia e Pacifico di Amnesty International.

 

Roma, 10 aprile 2012

… La cosa più bella dell’Isola dei famosi 2012 è certamente stata la donazione di 100mila euro ad Amnesty, per cui va ringraziata la vincitrice e in modo particolare la Signorina



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