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Umberto Bossi: è stato raggirato? Maroni prende il comando per il riscatto della Lega

di Mamma Filo

12 Aprile 2012

Bergamo Roberto Maroni  Orgoglio leghistaRosy Mauro – la Lega le chiede le dimissioni, che a prescindere da eventuali colpe, sarebbero, secondo i vertici del partito, un atto dovuto e politicamente necessario dopo “il passo indietro” dei due Bossi, padre e figlio.

Maroni ha espresso pubblicamente la sua opinione a Bergamo; il Segretario Provinciale della Lega Nord di Milano, ospite di un programma tv, auspica che la Mauro, presentando le proprie dimissioni, possa anteporre il bene del Partito al suo.

Di questo si discuterà anche durante il consiglio federale di oggi, che tratterà anche dell’allontanamento dal Partito di Belsito.
Il Segretario Provinciale della Lega aggiunge anche di aver avuto negli ultimi anni la sensazione che qualcuno si approfittasse dell’ “abbassamento della guardia” di Bossi, meno “rigido” a causa dei noti problemi di salute, così quello che in molti hanno definito il cerchio magico sarebbe stato, più che altro, un cerchio “perverso”.
La Mauro, anche dal salotto di ” Porta a Porta ” continua a rigettare le accuse, difendendo sè stessa, il suo amore per la Lega e confermando di non aver fatto nulla di illegale; fatto sta che ha deciso di non obbedire neanche all’ ordine di ritirata di Umberto Bossi, cosa che le potrebbe costare l’ espulsione dal Partito.
Ma a Bergamo i fischi non sono stati indirizzati solamente verso Rosy Mauro ma anche verso Monica Rizzi, che già preannuncia una possibile denuncia!
La denuncia penale e civile sarebbe indirizzata a chi, durante il congresso per la manifestazione leghista, avrebbe mostrato un cartello con la scritta: ” Monica sei falsa come la tua laurea “; l’ Assessore Regionale Lombardo fa sapere tramite il proprio avvocato che le indagini intraprese l’ anno scorso stanno per concludersi. E si attende l’esito di tale inchiesta per accertare la verità dei fatti.
La Rizzi oltre a difendere sè stessa, non risparmia poi parole dure per l’ ex autista di Renzo Bossi, colpevole di averlo filmato.
A suo dire l’ uomo sarebbe ” un verme, un traditore, un infame “ facendo un gesto del genere verso una persona che con lui si è sempre comportata in modo corretto ed umano.
La Rizzi ritiene Renzo un ragazzo con una grande testa e con quoziente intellettivo maggiore a quello che ritiene l’ opinione pubblica, che non avrebbe mai usufruito dei soldi della Lega e che a situazione risolta, potrebbe anche ripresentarsi in politica.
A chi invece le chiede un’ opinione sull’ eventualità che sia Maroni a prendere le briglie della situazione, afferma che con lui al comando la Lega morirebbe in sei mesi! Tale opinione però non è solamente riferita a Maroni, la sua teoria è che senza Bossi la Lega Nord è finita, indipendentemente dal suo successore.
Nel frattempo Maroni, insieme ad altri esponenti del Carroccio, è stato ascoltato dai pm garantendo loro la totale collaborazione alle indagini per il raggiungimento della verità.
Maroni è convinto che Bossi sia stato raggirato, e che qualcuno abbia voluto approfittare della sua buona fede per favorire se stesso o terze persone; la Lega Nord è pronta a dichiararsi parte civile nell’ eventualità di un processo perchè ” questa importante indagine ha svelato una violazione del nostro codice etico che per noi è altrettanto importante come il rispetto della legge “.
Al momento il comando del Partito è in mano al triumvirato Maroni, Calderoli e Dal Lago, ma quanto durerà? E soprattutto Bossi riuscirà davvero a tenersi lontano dalla sua “creatura”?


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