Quante volte, vedendo la pubblicità o leggendo di integratori alimentari, tisane e vari infusi alle erbe ci siamo chiesti se facessero realmente bene al nostro organismo?
Costantemente bombardati da agenti chimici, queste soluzioni “alternative”, a base vegetale, hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico che, certo di affidarsi a rimedi del tutto naturali, ne ha aumentato l’uso proponendolo sia nel periodo della gravidanza, dell’allattamento, ma anche ai neonati.
La domanda che maggiormente ci assale quando effettuiamo l’acquisto di alcuni integratori o tisane è: “Funzionerà davvero?”.
Una valida risposta, valevole anche come monito per l’eccessivo consumo dei suddetti prodotti, è data da un documento emesso dal Ministero della Salute che, grazie al lavoro di una commissione unica per la dietetica e la nutrizione, attesta:
“E’ bene precisare che i prodotti in questione, riconducibili ad alimenti a base vegetale come tisane o integratori, non hanno e non possono avere alcuna finalità di cura. Il loro ruolo può essere quello di favorire fisiologicamente le funzioni dell’organismo nell’intento di ottimizzarne il normale svolgimento. Funzioni alterate in senso patologico richiedono sempre il controllo e l’intervento del medico, con la prescrizione all’occorrenza dei presidi terapeutici più indicati nel caso specifico per il recupero delle condizioni di normalità”.
Dunque usarli si ma con dovuta attenzione e, in caso di allattamento, gravidanze o bambini in età pediatrica, affidarsi sempre al parere del medico in quanto anche alcuni componenti vegetali possono avere delle controindicazioni:
“L’eventuale impiego di derivati vegetali ed integratori presso le fasce suddette, pertanto, non dovrebbe avvenire senza consultare il pediatra o il medico per valutare se a livello individuale ricorrano o meno le indicazioni per un uso entro adeguati margini di sicurezza che possa offrire plausibili benefici”.