Tempo di vacanze, tempo di bagni… a mare, in piscina, al lago, nel fiume, ma anche a casa. La sicurezza è d’obbligo, soprattutto quando a stare a contatto con l’acqua sono i nostri bambini.
Annegamento bambino: prevenzione e primo soccorso.
Dopo i traumi, l’annegamento rappresenta la seconda causa di morte accidentale in età pediatrica. Ha una maggiore incidenza sotto i 5 anni d’età per gli annegamenti in ambiente domestico e in età adolescenziale per qielli in piscina ed in mare, con una maggiore prevalenza del sesso maschile.
Bastano pochi accorgimenti per evitare tristi incidenti con conseguenze spesso fatali.
La prevenzione:
– non lasciare mai soli i bambini nella vasca da bagno o in piscina o al mare;
– mettere sul fondo della vasca un tappetino o appositi adesivi antisdrucciolo;
– fare attenzione all’uso degli oli da bagno: rendono il fondo della vasca molto scivoloso e quindi pericoloso;
– evitare l’accesso del bambino ad ambienti in cui si trovano vasche o grossi contenitori ripieni di acqua;
– mettere in prossimità della vasca e della doccia appositi maniglioni;
– far passare almeno 3 ore dopo un pasto completo e 2 da uno spuntino prima di immergersi in acqua e non fare il bagno se si sono bevute bevande ghiacciate;
– controllare sempre la temperatura dell’acqua prima di una immersone ed entrare in acqua gradualmente: la differenza di temperatura tra il corpo umano (37°C) e l’acqua (18-27°C acqua di mare) provoca una reazione tanto maggiore quanto più l’acqua è fredda;
– insegnare ai bambini a nuotare il più presto possibile;
– recintare sempre “a prova di bambino” le piscine private;
– tenere vicino ai bordi della piscina una ciambella salvagente e una lunga stecca, utili per il soccorso;
– in barca, chi non sa nuotare dovrebbe sempre indossare il giubbotto salvagente;
– ricordare al bambino di non sforzarsi di tenere il fiato sott’acqua (rischia di perdere i sensi) e di nuotare sempre in compagnia di qualcuno;
– fare attenzione agli specchi d’acqua dai fondali irregolari (fiumi, laghi), di cui non si vede il fondo perché si corre il rischio di rimanere intrappolati.
Se purtroppo, però, dovesse capitare che il vostro bimbo ha inghiottito troppa acqua rischiando un annegamento cercate di mantenere la calma, chiamate immediatamente i soccorsi e nel frattempo attuate queste misure di urgenza:
- allontanate il bambino dal pericolo;
- liberate le vie aeree dal vomito o dal materiale estraneo che possono essere causa di aspirazione o ostruzione;
- coprite il bambino per combattere il raffreddamento del corpo;
- se il bambino è cosciente, tranquillizzarlo, metterlo in posizione semiseduta per facilitare la respirazione ed aiutarlo ad espellere il liquido presente nelle vie aeree praticando pacche sul torace;
- se il bambino non è cosciente sarebbe opportuno conoscere e sapere effettuare le manovre di rianimazione cardiorespiratoria in attesa dei soccorsi avanzati.
Le informazioni sopra riportate sono tratte da “La salute e la sicurezza del bambino”- Quaderni per la salute e la sicurezza – ISPEL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro)