Naufragio Costa Concordia: individuati 4 corpi su ponte quattro della nave
La pancia della nave Costa Concordia, che giace riversa su di un fianco di fronte all’ isola del Giglio, in seguito al naufragio avvenuto la notte tra il 13 e il 14 gennaio scorso, ha finalmente restituito ai propri cari 4 dei 15 dispersi, tra cui la più piccola delle vittime di questa immensa tragedia: Dayana Arlotti.
Occhi scuri ma vispi, capelli neri che le circondano un viso biricchino, questo è quello che si evince dalle foto diffuse nel web e in TV, quando la piccola era ancora considerata una dei dispersi del Concordia.
Le solite scene di vita quotidiana, foto scattate ad una festa di compleanno, un primo piano nel quale esprime un dolce sorriso oppure un tenero abbraccio con il papà (anch’egli disperso), un abbraccio lungo un’intera tragedia, un’ abbraccio al quale vogliamo pensare che la piccola si sia stretta forte, prima che il mare li inghiottisse.
“Continuate a cercare la mia bambina, non fermatevi; portatemela a casa il prima possibile”.
Erano queste le parole d’aiuto lanciate da Susy Albertini, la mamma di Dayana che oggi, circa un mese dopo averle pronunciate, potrà dare un ultimo saluto alla sua bambina.
Come mamma posso solo immaginare l’immenso dolore che ha colpito questa donna, privata della sua gioia più grande da un destino che ha deciso le sorti di questa piccola vita, forse considerata troppo grande per poter vivere in un posto così piccolo come la terra.