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Mal di orecchio, l’otite del nuotatore

di Federica Federico

31 Luglio 2010

È estate, fa caldo i bimbi prendono il sole e nuotano abitualmente in piscina o al mare. Noi mamme ci aspettiamo che la bella stagione preservi i bimbi dai raffreddamenti e che le attività all’aria aperta ed il nuoto irrobustiscano il fisico dei piccoli. Ma, per quanto sia vero che il mare e il moto potenzino la salute del bambino, i “malanni estivi” sono comunque possibili, anzi sono ricorrenti.

Un malessere comunemente legato al nuoto abituale e per questo ricorrente d’estate è “l‘otite del nuotatore”.
È una otite esterna causata dall’acqua che entrando nel canale dell’orecchio, lo inumidisce e lo gonfia cagionando l’infezione del rivestimento interno del canale auricolare.

Il bambino potrebbe averla se accusa prurito o dolore nel canale dell’orecchio, avverte la sensazione di avere l’orecchio otturato e vi sono lievi spurghi di siero trasparente; in genere il malessere aumenta se si sposta il padiglione auricolare o si tappa il condotto uditivo.

Causa primaria dell’otite del nuotatore è l’ingresso dell’acqua nel canale uditivo, ma è bene sapere che la frequentazione della piscina, più che le nuotate in mare, espone al rischio di questa particolare infezione; il cloro, infatti, uccide i batteri innocui fisiologicamente presenti nel canale dell’orecchio e favorisce lo sviluppo di quelli dannosi.

Non esiste migliore prevenzione che asciugare accuratamente le orecchie dopo il bagno.
Aiutate il bimbo a liberare il canale dell’orecchio da tutta l’acqua che in esso potrebbe ristagnare, per farlo sollecitatelo a girare la testa sui lati ed a tirare il padiglione in più direzioni. Dopo queste operazioni tamponate bene le orecchie assorbendo tutto il liquido fuoriuscito.
Usate le medesime accortezze quando lavate i capelli ai bimbi ed eliminate ogni residuo di sapone dalle orecchie.

È sconsigliabile adoperare paraorecchi o altre protezioni, potrebbero peggiorare la situazione perché comprimono il cerume.
Per una analoga ragione non è bene adoperare bastoncini ricoperti di cotone idrofilo per la pulizia del canale, anch’essi compattano il cerume con il risultato di bloccare l’acqua ed aumentare il rischio di contrarre l’otite.

Un efficace rimedio naturale è rappresentato dai lavaggi del canale auricolare con aceto bianco. L’acido acetico in esso contenuto è in grado di ripristinare il Ph naturale dell’orecchio.
I bimbi che vanno soggetti all’otite del nuotatore possono essere abituati a lavare le orecchie con l’aceto bianco in via preventiva e precauzionale.

Tuttavia ove il mal d’orecchio affligga un bimbo è sempre buona norma consultare il pediatra per sincerarsi del fatto che effettivamente si tratti di una otite esterna.

È consigliabile chiamare il medico quando:
al mal d’orecchio si associa febbre;
dall’orecchio fuoriesce spurgo giallo;
si nota presenza di pus nel canale auricolare;
l’orecchio è particolarmente dolente ed appare rosso e gonfio all‘esterno;
il malessere non passa dopo 2\3 giorni.
È buona norma controllare anche il linfonodo dietro l’orecchio ed in caso di ingrossamento dello stesso consultare il pediatra.

Questo sito ha natura divulgativa, non sostituisce il parere del medico che, ove necessario, va sempre richiesto.
Le informazioni mediche contenute in questo articolo sono state parzialmente tratte da <<La Grande Enciclopedia Del Bambino>> Sfera Editore



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