A chi ha voluto individuare negli artisti di Amici dei “prodotti” della moderna televisione dei talent show ieri Emma Marrone ha lanciato un guanto di sfida ed a coloro che non la “liberavano” dallo stereotipo della ragazza talentuosa famosa grazie a Maria De Filippi ha dato un vero e proprio schiaffo morale.
Emma è cresciuta e nella prima serata del Festival della canzone italiana lo ha dimostrato; la Marrone si è esibita, ieri, in una interpretazione impegnata, matura e vissuta.
Adesso nessuno può negare che sia una cantante ed una donna completa che sul palco ha portato la sua libertà artistica … ha dimostrato e rimarcato quel grido che è oramai suo “Sarò libera”.
“Non è l’inferno” è un positivo inno alla libertà, alla consapevolezza ed alla dignità è in linea con un percorso forte, sereno e serio compiuto dalla giovane artista sino ad oggi.
Dal palco di Sanremo il suo canto vivo e ricco dovrebbe passare a tutti, più o meno giovani, amanti e non dei talent show, fans e non della Marrone.
In una intervista al settimanale Nuovo (n°4 – febbraio 2012) Emma racconta della sua avventura sanremese e di questo canto vivo e forte che porta sul palco dell’Ariston:
la voce che vibra dietro il canto della Marrone sarebbe quella di un nonno, un uomo che ha vissuto dentro la fame e le guerre, che si è nutrito ed è divenuto fiero dei suoi stessi sacrifici. Un “vecchi saggio” che credendo nell’Italia e nell’orgoglio di chi la vive scommette sulla forza che c’è dentro di Noi e dice “non è l’inferno” ce la faremo anche questa volta.
Emma a Nuovo dichiara: << Kekko dei Modà ha scritto questo brano per me , mi ha dipinto questo vestito addosso.>>
“Non è l’inferno” – il testo:
Ho… dato la vita e il sangue per il mio paese
e mi ritrovo a non tirare a fine mese,
in mano a Dio le sue preghiere
Ho… giurato fede mentre diventavo padre
due guerre senza garanzia di ritornare,
solo medaglie per l’onore
Se qualcuno sente queste semplici parole,
parlo per tutte quelle povere persone che
ancora credono nel bene…
Se tu hai coscienza guidi e credi nel paese
dimmi cosa devo fare per pagarmi da mangiare,
per pagarmi dove stare,
dimmi che cosa devo fare
No, questo no, non è l’inferno,
ma non comprendo com’è possibile
pensare che sia più facile morire
No, non lo pretendo ma ho ancora il sogno
che tu mi ascolti e non rimangano paroleHo… pensato a questo invito non per compassione
ma per guardarla in faccia e
farle assaporare un po’ di vino e un poco da mangiare
Se sapesse che fatica ho fatto per parlare con mio figlio
che a 30 anni teme il sogno di sposarsi
e la natura di diventare padre
Se sapesse quanto è difficile il pensiero
che per un giorno di lavoro
c’è che ha più diritti di chi ha creduto
nel paese del futuro
No, questo no, non è l’inferno,
ma non comprendo com’è possibile
pensare che sia più facile morire
No, non lo pretendo ma ho ancora il sogno
che tu mi ascolti e non rimangano parole,
Non rimangono parole…
Pensare che sia più facile morire
Io no, non lo pretendo
ma ho ancora il sogno
che non rimangano parole
Non rimangano parole
Non rimangano parole.