“Mamma fammi fresco”,
con questa espressione imperfetta mio figlio, 3 anni appena compiuti, lamenta di avere caldo.
Di solito la sua richiesta di frescura è appropriata ed io mi trovo ad intervenire in situazioni in cui lo avrei fatto comunque, avvertendo io stessa il caldo. Qualche volta è capitato, invece, che il bimbo si lamentasse per una calura che personalmente non percepivo affatto, in queste circostanze mi sono domandata se la sua fosse una richiesta di aiuto effettivamente motivata dal fatto che sentisse caldo oppure, semplicemente, un gioco, una richiesta d’attenzione, una provocazione.
Mi sono documentata ed ecco cosa ho scoperto:
la percezione del caldo e del freddo è molto soggettiva, ciascun bambino ha la propria sensibilità in questo senso e può essere diversa da quella di un adulto.
Il bimbo che manifesti di soffrire il caldo o il freddo va assecondato.
Mia figlia più piccola incomincia a parlare solo ora non è ancora in grado di verbalizzare le sue richieste; con lei mi capita di assistere a degli “spogliarelli” in piena regola, autonomamente ed all’improvviso tenta di togliersi maglie, gonne o pantaloni.
Che parlino o meno l’esigenza di spogliarsi dei bimbi va soddisfatta, è una richiesta che difficilmente non corrisponde ad una percezione reale del piccolo.
“Mamma ho caldo” quasi mai è un capriccio, un divertimento o una maniera per attirare l’attenzione della mamma. Infatti il piccolo di norma si acquieta non appena accontentato.
Una ricorrente ansia che va allontanata e quella del pericolo di raffreddamento del piccolo: << E se il bimbo prende freddo?>>
Niente paura mammine una magliettina sfilata al bambino, una moderata dose di aria condizionata o un giubbetto rifiutato dal piccolo non causeranno alcun malanno!
Perché il pupo si ammali a causa di un raffreddamento l’esposizione al freddo dovrebbe essere assai prolungata, almeno tanto da causare un consistente abbassamento della temperatura corporea che normalmente non può assolutamente avere luogo.
Ai bambini va riconosciuta la capacità di percepire e manifestare le loro esigenze compresa la sensazione di caldo e freddo con il correlato bisogno di coprirsi o spogliarsi.
Non va neanche trascurato il fatto che assecondando il bimbo i genitori dimostrano di avere fiducia in lui. E questa “attestazione di stima”, che passa attraverso il riconoscimento di un bisogno palesato dal piccolo e soddisfatto dall’adulto, fa benissimo alla autostima del pupo.
Come aiutare i piccoli a contrastare la calura estiva?
Molte mamme si domandano se l’aria condizionata faccia male ai piccini.
Si può usare il condizionatore in presenza di bambini?
A noi lo consigliarono già al nido. Mio figlio è nato in piena estate, era una fine di luglio rovente ed io temevo molto il caldo. Le ostetriche ed il pediatra mi rassicurarono: un saggio uso dell’aria condizionata aiuta il bambino e non pregiudica in nessun modo la sua salute, anzi la avvantaggia.
Come si deve gestire l’aria condizionata affinché sia di aiuto a tutta la famiglia?
Intanto del condizionatore va fatto un uso moderato: va acceso quando serve. Nelle ore di frescura deve essere spento e la casa aperta ed arieggiata; non dimenticate mai che il ricambio dell’aria è di fondamentale importanza.
Una importante “controindicazione” dell’aria condizionata è lo sbalzo termico.
Lo sbalzo termico altro non è che l’eccessiva differenza di temperatura tra l’ambiente climatizzato e l’esterno. Esso è rischioso sia per le vie aeree che per l’intestino.
Come evitarlo? Per scongiurare un eccessivo ed intollerabile squilibrio termico, il condizionatore va regolato a 5\7 gradi in meno rispetto alla temperatura esterna.
Così se fuori la colonnina di mercurio segna 30° in casa o in auto è inutile scendere al di sotto dei 25°. Considerate anche che il climatizzatore deumidifica l’aria riducendo immediatamente il fastidio dell’afa che è la maggiore causa della sensazione di calore.
Un piccolo consiglio, nei negozi l’aria condizionata è spesso mal regolata, il freddo è tal volta molto “prepotente” e lo sbalzo termico notevole. Per evitare che il piccolo accusi la differenza di temperatura e ne soffra portate sempre con voi un leggerissimo golfino ed usatelo entrando nei magazzini climatizzati per toglierlo nuovamente all’uscita.