Durante il secondo mese di vita del bebè vi è una momentanea sfasatura tra la produzione di latte e la rapida crescita del bambino, ciò perché lo sviluppo del bambino si va accelerando e di conseguenza richiede un maggiore apporto nutritivo. Il bambino ha più appetito ma il seno non è pronto a soddisfare le sue esigenze.
“Nessun allarmismo,è una fase passeggera,uno stadio del tutto normale nell’allattamento.”
Altri scatti di crescita possono presentarsi più o meno regolarmente nell’arco del primo anno di vita, e durano normalmente da un paio di giorni ad una settimana . Però dopo il quarto mese la produzione di latte si stabilizza e la quantità di latte prodotta va bene per la nuova situazione.
Effettivamente gli scatti di crescita, nei primi mesi, creano dei momenti di sconforto e noi mamme ci accorgiamo subito se c’è qualcosa che non va: il bambino piange più di frequente,è insoddisfatto,lamentoso,succhia di più, non si addormenta sazio. Allora abbiamo paura che il nostro latte non sia più sufficiente e che non nutra a dovere il piccolo, sebbene possa essere vero, normalmente è solo una fase transitoria.
Quali sono le misure da adottare in questi casi?
- Avere pazienza e fiducia,anche perchè la produzione di latte non è costante nel corso di tutto l’allattamento,si trasforma nel tempo per soddisfare tutte le esigenze del bambino.
- E’ sufficiente, assecondare il bambino ed attaccarlo al seno ogni volta che lo domanda, e per tutto il tempo che lo richiede. Ma soprattutto la mamma deve cercare di rilassarsi,lo stress non aiuta un contesto già difficile.
Queste situazioni mettono a dura prova i genitori, creano ansia e ci si sente molto stanchi. La mamma soprattutto ne risente,perché è sotto stress, e si preoccupa nei confronti della sua esperienza di allattamento. Ma già il fatto di conoscere l’esistenza degli scatti di crescita aiuta ad affrontare questi momenti con maggior sicurezza e a non temerli.