Le gite scolastiche sono un valore aggiuntivo al background didattico.
Chi non ricorda con piacere le uscite giornaliere extrascolastiche o soggiorni di 3-4 giorni fuori porta con la classe?…. per non parlare di chi, eletto tra gli eletti, ha avuto la fortuna di partecipare al progetto scuola natura!
Sono esperienze di enorme importanza per bambini e ragazzi, al di là degli itinerari didattici proposti, da quelli artistici, a quelli naturali o storici.
I bambini hanno la possibilità di sperimentare le proprie autonomie, in un contesto protetto, poiché assicurato dalla presenza di insegnanti e assistenti, divertente, perché l’esperienza è condivisa con i propri compagni, educativo, poiché l’educazione non è solo l’arte di imparare le buone maniere, ma anche imparare a stare in un contesto diverso da quello quotidiano, con gli altri.
La tendenza generale è quella di estendere l’opportunità di gite fuori dal contesto scolastico, non solo alle scuole primarie e secondarie ma anche alla materna.
Bimbi di 4-5 anni si armano di entusiasmo e voglia di sperimentare, accompagnati dalle insegnanti e in alcuni casi da qualche mamma volenterosa che coadiuvi gli spostamenti, e supervisioni la situazione individuando eventuali difficoltà.
La felicità dei bimbi sprigiona da tutti i pori della pelle, l’entusiasmo viene contenuto a fatica dalle educatrici che, per questione di organizzazione, devono cercare di mantenere un minimo di ordine per la buona riuscita degli spostamenti.
Quando i piccoli salgono sul pullman o escono da scuola in fila mano nella mano col compagno, per noi mamme è un tuffo al cuore! Qualcuna si commuove anche!
Ciò che ci assale è un mix di sentimenti: i nostri bimbi stanno crescendo ed ogni piccolo step è una tappa che segna inevitabilmente la progressione ma anche l’indipendenza…..hanno un po meno bisogno di noi….Sentimenti contrastanti si alternano: l’orgoglio riempie i nostri cuori di mamma guardando quella creaturina…la nostra… in un flashback istantaneo ci passa davanti tutta la sua vita, il desiderio di averlo, la gravidanza, il parto, il primo vagito, la prima volta che lo abbiamo stretto a noi, il primo passo da solo con le manine alzate e il sorriso soddisfatto stampato in viso…..e ora è lì, che parte, ci sta lasciando per andare a scoprire il mondo, e lo farà senza di noi….
Partire vuol dire abbandonare qualcosa, anche se solo per un breve periodo, e noi mamme non siamo mai pronte ai piccoli abbandoni dei nostri figli.
Purtroppo a causa dei tagli alla scuola, con le ultime manovre finanziarie, tanti fondi una volta destinati a finanziare i progetti di uscite didattiche, sono venuti a mancare o si sono ridotti. Le classi si sono trovate a dover ripiegare sulla scelta dei progetti meno onerosi, usando come discriminante il costo piuttosto che l’utilità didattica.
Per ovviare a questa privazione, vengono proposti iter sostenuti col contributo dei genitori, ma è naturale che per non pesare sull’economia delle famiglie le proposte siano limitate a poche uscite a costi contenuti.
Tutto ciò va a discapito della conoscenza empirica dei bambini, tanto importante come crescita personale…..
Discorso a parte merita il progetto scuola natura, che presuppone un pernottamento presso strutture del comune fuori porta , le “case-vacanza” che ospitano i ragazzi nel periodo estivo, le ex “colonie” di una volta.
Si tratta di un progetto cui possono aderire le classi, previa disponibilità delle inse
gnanti, durante il periodo scolastico. A seconda del luogo, esistono iter didattici da percorrere con l’ausilio di guide e personale qualificato che fornisca lezioni e informazioni attinenti.
Solitamente presso la struttura sono presenti educatori, personale di servizio e medico-infermieristico, che si prestano per l’ottima riuscita dell’esperienza. I bambini percorrono percorsi di osservazione, visite, escursioni, ricerche che producono un ingente materiale su cui lavorare per lungo tempo in classe una volta tornati alla normale routine scolastica e che interessano varie materie: italiano, storia scienze, arte ecc…
L’occasione di sperimentare autonomia, è per i bambini una grossa prova di crescita. Per molti l’esperienza di scuola natura coincide con la prima notte passata senza genitori…un po di magone c’è, ma l’affetto e la solidarietà dei pari sono un buon antidoto per superare i momenti di tristezza; crescere significa anche superare il disagio da cui si esce più forti e più grandi.
In generale, per chi ha la possibilità di sperimentarle, le gite sono un’occasione da prendere al volo, accantonando reticenze proprie di mamme apprensive ed iperprotettive, al di là ovviamente dei motivi gravi di salute o altro che sono invalidanti per la partecipazione; un’opportunità di scuola alternativa, frutto di esperienze diverse, empiriche.