“Hai tante nausee?Allora è femmina!”
Ve lo hanno mai detto? A me sì! Ed effettivamente io ho avuto due bambine.
Ma c’è un fondamento scientifico a questa affermazione?
Secondo il medico malese Peng Chiong Tan ed i suoi colleghi del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia della University of Malaya di Kuala Lumpur sì.
Avere le nausee durante il primo trimestre di gravidanza è una cosa abbastanza comune, ma quando queste sono molto insistenti al punto da non riuscire a trattenere nello stomaco nulla di ciò che si è ingerito, durano per molto tempo, a volte anche per l’intera gravidanza , c’è una notevole perdita di peso, disidratazione o la situazione è così preoccupante da richiedere il ricovero in ospedale si parla di iperemesi gravidica .
Una prima ricerca è stata fatta nel 1999 da un’equipe svedese che pubblicò sul Lancet (una famosa rivista medica)i risultati ottenuti. I ricercatori dimostrarono che l’iperemesi era legata ad un’alta concentrazione di ormoni bhCG nel sangue materno e che nelle gravidanze con feto femminile i livelli di questo ormone erano nettamente superiori rispetto a quelle di feti maschili.
Durante la ricerca malese sono state esaminate 166 donne affette da iperemesi gravidica ed è stata valutata la relazione tra sesso del nascituro e livelli di markers metabolici, biochimici, ematologici e clinici correlati alla severità dell’iperemesi.
Il sesso femminile del feto è stato associato al riscontro di elevati valori di chetonuria e di urea sierica nella madre che determinava un incremento del 60% del rischio di sviluppare una iperemesi gravidica
L’83% delle donne che al momento del ricovero avevano alti livelli di chetonuria e urea partorì feti di sesso femminile.
Anche se per avere una conferma di tutto ciò sono necessarie altre ricerche, per gli scienziati i risultati ottenuti evidenziano che esiste un legame fra iperemesi e sesso femminile del feto.
A questo punto siamo ansiose e ,ammettiamolo, curiose di leggere i risultati delle nuove ricerche che verranno condotte!