La costa Concordia, arenatasi di fronte all’ Isola del Giglio dopo un violento impatto con uno scoglio, avvenuto la sera del 13 gennaio, che ne ha squarciato la fiancata, si sta muovendo proprio ora che le operazioni di ricupero hanno permesso di riportare in superficie altri 5 cadaveri.
L’ intervento di ieri da parte dei palombari del Gos della Marina ( un gruppo operativo di subacquei del Comsubin, considerato il migliore della Marina) ha accelerato le ricerche, riuscendo ad aprire dei varchi nello scafo della nave grazie a delle micro cariche esplosive, permettendo così ai sommozzatori della Guardia Costiera di ritrovare altre 5 vittime. Una donna e 4 uomini, di età compresa tra i 50 e i 60 anni, tutti con indosso il giubbotto di salvataggio, sono stati trasportati al Santo Stefano, in attesa di essere identificati.
Tale ritrovamento ha fatto salire ad 11 il numero dei morti, ma non diminuire la lista dei dispersi. Infatti stamattina il ministero dell’Interno ha diffuso la lista, completa di nomi e cognomi, dei circa 28 dispersi (16 donne, 11 uomini ed una bambina.
Perché la prefettura di Grosseto ha specificato che questo è un “Numero tuttora in corso di aggiornamento”.
Un dato, insomma, alquanto ballerino che è stato modificato non poche volte nel corso degli ultimi giorni.
Intanto le ricerche sono state sospese stamattina a causa dei nuovi spostamenti dell’ imbarcazione che, ricordiamo, ha il fianco adagiato su uno scalino a 30 metri di profondità, ma si teme che, scivolando su di esso, arrivi a quello sottostante, situato ad una profondità di 70 metri.