Stop dei tassisti il 23 gennaio 2012. L’Autority interviene
Si fermeranno per 14 ore dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 23 gennaio. I tassisti di tutta Italia protestano per dire “no!” alle liberalizzazioni delle licenze previste dal governo Monti.
Un giorno di blocco totale del servizio proclamato ufficialmente l’11 gennaio scorso dai sindacati di categoria riunitisi a Bologna e indetto nel quadro delle “azioni di lotta da intraprendere a fronte della mancata convocazione del governo, nei prossimi giorni, per contrastare i provvedimenti annunciati in tema di liberalizzazione del settore”.
L’Autorità di garanzia sugli scioperi ha già rilasciato una nota in cui si sottolinea l’illegittimità di “un blocco totale del servizio” ed ha precisato che, nel caso in cui fosse confermato il blocco totale del 23 gennaio, il Garante “ha l’obbligo di intervenire con i poteri che la legge le attribuisce” perché l’esercizio dello sciopero è soggetto ad alcune limitazioni, quali ad esempio “la garanzia delle prestazioni di un servizio minimo e nelle fasce notturne” e se ciò non dovesse verificarsi lo sciopero del 23 gennaio sarà considerato illegittimo.
In merito a questa nota diffusa dall’Autorità di garanzia sugli scioperi, si riuniranno in assemblea oggi, lunedì 16 gennaio, al Circo Massimo di Roma, tutti i tassisti fuori turno con l’intento di consegnare all’Autorità Antitrust “un documento dove saranno evidenziati gli errori e le negatività contenute nella recente segnalazione”.
Lo sciopero dei tassisti non piace alle associazioni dei consumatori.
Non è condiviso dall’Adoc, per la quale le liberalizzazioni devono essere adottate in tutti i settori, senza esclusione di alcuno, e, in merito ai taxi, sostiene che un maggiore numero di vetture in circolazione comporterebbe una diminuzione dei prezzi tutto a vantaggio dei consumatori, oltre a portare alla creazione di quasi 20mila posti di lavoro.
Lo sciopero non è sostenuto nemmeno dal Codacons che ritiene la protesta dei tassisti del tutto infondata ed annuncia una raffica di denunce in Procura nel caso in cui dovessero esserci blocchi stradali e danni agli utenti in occasione dello sciopero nazionale del 23 gennaio.
Anche il popolo di Twitter si è mobilitato contro la protesta, non condivisa, dei tassisti, che dai frequentatori del social network, sono stati definiti “una casta”.
E ci si prepara ad una contro-protesta: uno sciopero degli utenti per venerdì 20 gennaio.