Nonostante sia stata ritenuta dalla maggior parte dei medici meno aggressiva, se paragonata a quella dello scorso anno, l’ influenza stagionale ha fatto registrare nell’ ultima settimana un incremento di ben 169mila italiani costretti a letto che, dopo il contagio, riscontrano sintomi quali disturbi intestinali, febbre e dolori alle articolazioni.
Questo dato, fornito dall’ Istituto Superiore della Sanità (ISS) in collaborazione con Influnet, che effettua un costante monitoraggio, è il risultato dell’osservazione, tutt’ora in corso, svolta dal 17 ottobre e che ad oggi conta quasi un milione di contagi.
Il primato di regione maggiormente colpita dal virus è detenuto dal Piemonte mentre la meno “influenzata” è la Basilicata; le categorie più a rischio sono rappresentate dai soggetti più deboli come gli anziani e i bambini fino ai 4 anni.
Per diminuire il contagio, che dovrebbe riscontrare in questo periodo il picco più altro, i medici consigliano:
- il vaccino (il cui tempo di reazione è 10 giorni),
- di evitare, ove sia possibile, gli sbalzi termici, le condizioni climatiche degli ultimi giorni purtroppo non aiutano a difendersi dai malanni,
- di aumentare il consumo di cibi che apportano vitamina C e B,
- lavare spesso le mani (un’ottima igiene aiuta a diminuire la diffusione di germi).