Il nostro Premier ci ha tenuto a tranquillizzare la Cancelliera tedesca sul raggiungimento dei provvedimenti effettivi che si prenderanno presto per poter ottenere la crescita e l’ equità che Monti ha sempre ritenuto fondamentali nel suo approccio alla politica.
Avrebbe iniziato a circolare, nonostante le smentite di Palazzo Chigi, una bozza che includerebbe tutte le liberalizzazioni che entro il 20 Gennaio potrebbero essere trasformate in decreti di legge, tra i quali ha grande rilevanza la discussione relativa all’ ormai famoso articolo 18 dello Satatuto dei Lavoratori, al quale si potrebbe eventualmente aggiungere un comma che regolarizzerebbe i reintegri in alcuni casi di fusione di due o più aziende. Altra discussione presente nella bozza riguarderebbe la promozione della concorrenza nei servizi locali pubblici e tanto discussa apertura h24 delle attività commerciali.
Sarà comunque l’ Antitrust che vigilerà sulla concorrenza leale e sulle liberalizzazioni riferite a tutti i settori, fatto escluso per la fornitura dell’ acqua che resterebbe di competenza dell’ Autorità per l’ energia elettrica e il gas.
Ecco le liberalizzazioni che potrebbero trasformarsi in decreti:
- Le professioni.
Verebbero definitivamente abolite le tariffe professionali, anche per quei commercialisti, avvocati o architetti che le usano ancora anche solamente come parametro di riferimento. Lo stesso discorso vale per la classe dei notai che finalmente saranno portati ad abbassare il tariffario delle loro prestazioni e si aggiungerebbero altri 500 posti per il 2012 e lo stesso per il 2013, in modo da poter dare uno sbocca lavorativo a tutti coloro che pur essendo preparati non possono esercitare la professione fino alla liberazione di un posto. Ad eccezione dei medici facenti parte del sistema sanitario nazionale, tutti i professionisti concorderanno col cliente tramite preventivo scritto la spesa per la propria prestazione, allegando anche i dati relativi all’ assicurazione nel caso in cui gli provocassero dei danni. Verranno anche abrogate, quindi cesseranno tutti i nullaosta, licenze o autorizzazioni che era possibile ottenere per l’ avvio di una nuova attività economica .
- I trasporti ferroviari.
Al momento Trenitalia usufruisce di corsie preferenziali alle quali dovrà però presto rinunciare; la bozza sui decreti prevederebbe il suo scorporamento dal gruppo e al pari delle altre società dovrà gestire le linee, gli orari e ottenere eventuali autorizzazioni.
- Taxi ed autostrade.
Su questi due punti la discussione è complessa ed è testimoniato anche dal rumoreggiare della categoria dei tassisti, già pronti allo sciopero. La situazione è complicata e sarà compito dell’ Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture, sbrogliare la matassa! La carne al fuoco è tanta, si va dalle tariffe autostradali che hanno già registrato un lieve aumento, all’ assegnazione ad ogni singolo Comune del numero di licenze ( che potrebbero anche aumentare in alcune zone meropolitane ). Ma l’ Autorità avrà voce in capitolo anche riguardo la mobilità urbanana di scali portuali, aeroportuali e ferrovie.
- Benzinai.
In questo settore potremmo assistere ad una vera e propria rivoluzione organizzativa, della quale ovviamente speriamo di poter beneficiare. Tutti i titolari dei distributori, avranno la possibilità di acquistare i carburanti da grossisti o addirittura da marchi diversi da quelli che denominano l’ attività. Un’ aiuto è riservato anche a chi pur lavorandoci, non è titolare dell’ impianto di distribuzione, anche loro avranno l’ opportunità di acquistare i carburanti ad un costo più basso anche del 20% rispetto ai costi dell’ anno precedente. I lavoratori avranno poi anche la possibilità di ampliare il raggio dell’ attività trasformando il proprio distributore in un minimarket con rivendita di tabacchi o giornali. Tutto questo più l’ opportunità di trasformare il proprio impianto in un selfservice, dovrebbero portare ad abbassamento delle tariffe che attendiamo con trepidazione!
- Farmacie.
Abbiamo già parlato della possibilità di aumentare il numero delle farmacie col conseguente e positivo aumento di posti di lavoro. Il riferimento per l’ aumento delle farmacie è rappresentato dal rapporto tra il numero delle farmacie e quello degli abitanti. Il qurum scelto sarebbe quello di 1 a 3000 che sarebbe abbassato rispetto al riferimento attuale che è di 4000 attività per i Comuni con più di 12500 abitanti e di 5000 con quelli col numero di abitanti inferiore.
- Le poste.
Le care vecchie amate poste, nelle quali non si capisce come mai ci sia sempre una fila lunghissima che ci si trovi in un comune di 15000 abitanti o in una metropoli come Roma! Ma questo è un dilemma al quale neanche Super Mario Monti potrà fornire una risposta! Già per il mese di Giugno è prevista la liberalizzazione sul monopolio dei Poste Italiane per la spediazione delle raccomandate assicurate o dei pacchi; l’ idea sarebbe quella di favorire la concorrenza attraverso il ” sistema universale ” che includerebbe la partecipazione anche di concorrenti stranieri e manterrebbe la circolazione della corrispondenza su tutto il territorio nazionale.
- Spiagge.
Le novità rguarderebbero anche il settore del demanio marittimo che dovrà adeguarsi alle norme europee. Tutte le concessioni del demanio marittimo a vita cesseranno di esistere, la durata massima sarà di 4 anni, terminati i quali si dovrà procedere al rinnovo. Per i vecchi gestori verrà riservato una sorta di diritto di prelazione a patto che adeguino la loro offerta a quella risultant dalla gara di determinazione.
- Attività commerciali.
L’ articolo 2 della bozza prevederebbe la possibilità di ogni imrresa di applicare sconti indiendentemente dal periodo e dal settore in cui esercita. Che sia un’ esercizio commerciale al dettaglio o all’ ingrosso, i titolari delle attività potranno autonomamente decidere quando e quali saldi applicare; non sarebbero più diunque vincolati dall’obbligo di comunicazione all’ amministrazione.
- La class action.
E’ il procedimento attraverso il quale i consumatori potrebbero collettivamente esercitare il loro diritto al rimborso del danno, potrebbe essere migliorato e rafforzato. L’ idea è stata presa dal sistema anglosassone e velocizzerebbe anche l’ iter urocratico, fornendo alla Corte d’ Appello al massimo 40 giorni o entro 90 giorni in caso di conciliazione, per decidere sulle liquidazioni.
I punti da approfondire, migliorare o gli iter da snellire sono tanti, speriamo solamente di non correre il rischio di ritrovarci di fronte ad un’ infinita lista di possibilità che ci mandino maggiormente in confusione! Ma lo sappiamo, la legge non ammette ignoranza, è quindi nel nostro interesse iniziare ad informarci maggiormente per non rishiare di non sapere cosa scegliere!