Ultime novità nel campo della ricerca per la prevenzione dei tumori, in questo caso specifico del tumore al seno.
I ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, coordinati dalla ricercatrice Chrisandra Shufelt, hanno pensato di testare i benefici effetti di alcune sostanze contenute sia nei semi che nella buccia dell’ uva. A raccontarlo è la nota rivista Journal of Women’s Health, considerata come la primaria fonte di informazione inerente la salute femminile.
In cosa consiste tale test?
Lo studio è stato effettuato su 36 donne volontarie alle quali, dopo esser state divise in due gruppi, è stato chiesto di bere un bicchiere (200ml al giorno) di vino rosso (primo gruppo) e uno di vino bianco (secondo gruppo). Allo scadere del primo mese, sono stati poi scambiati i compiti ai due gruppi per il mese successivo. Il compito dei ricercatori era quello di controllare i livelli ormonali delle donne attraverso prelievi sanguigni, effettuati ogni 15 giorni.
Ne è stato dedotto che il vino rosso abbasserebbe il livello di estrogeni, spesso causa dell’incremento delle cellule tumorali, innalzando poi quello del testosterone, ormone capace di ridurre i rischi di contagio del tumore alla mammella.
Attenzione però!
Tale ricerca è stata condotta su un numero esiguo ti volontarie e risulta discordante ad altri studi effettuati sulla stessa bevanda.
Questo cosa indica?
Semplicemente che, quando si è posti di fronte alla scelta di bere un bicchiere di vino rosso o bianco, è meglio prediligere la bevanda scarlatta, facendo attenzione a non abusarne perché l’alcool, di qualunque colore sia, è pur sempre una sostanza tossica e quindi dannosa per l’organismo.