Dal 1° gennaio 2012 gli 86mila lavoratori degli stabilimenti italiani della Fiat hanno nuove regole e nuove buste paga.
Il 13 dicembre scorso, dopo settimane di trattative, è stato firmato l’accordo “modello Pomigliano”, che sostituisce il CCNL Metalmeccanici, tra Lingotto e le organizzazioni sindacali (Fim, Uilm, Ugl metalmeccanici, Fismic e Unione Quadri) che già avevano detto sì alle proposte dell’azienda torinese nel sito campano di Pomigliano e a Mirafiori.
Ma che cos’è e cosa prevede il nuovo contratto modello Pomigliano?
Innanzitutto, l’inquadramento professionale. Dai 7 livelli previsti dal precedente CCNL Metalmeccanici si passa a 5 che prevedono fasce intermedie: ciò permetterebbe una maggiore e più facile crescita professionale.
Cambia anche la retribuzione. La paga per lo straordinario viene maggiorata dal 50% al 60%.
Per i nuovi assunti, poi, è azzerata l’anzianità aziendale; per tutti gli altri è prevista l’aggiunta ai 5 scatti di anzianità biennali di un sesto scatto quadriennale.
I turni di lavoro passano dai precedenti 10 ai 18, su 6 giorni settimanali, sabato compreso. Inoltre adesso saranno 120 le ore di straordinario previste senza la necessità di una contrattazione con il sindacato. Nel precedente CCNL erano 104.
A tutti i dipendenti (inclusi coloro in cassa integrazione) viene riconosciuto, al posto del premio di competitività, un premio una tantum (solo per il 2012) di 600 euro.
Le pause saranno 3 di 10 minuti ciascuna. La pausa pranzo avrà una durata inferiore (30 minuti, 10 in meno rispetto a prima) ed è stata spostata a fine turno.
In caso di assenza per malattia non superiore a 5 giorni, che precede o segue festività, ferie e riposo settimanale, ripetuta per più di due volte nel corso dell’anno, a partire dal terzo episodio l’azienda non pagherà i primi due giorni di malattia. Da questa norma sono escluse le assenze, anche brevi, per infortunio, ricovero e/o patologie gravi.
Gli scioperi sulle materie regolate dal nuovo contratto sono vietati, ed i sindacati che li indicono saranno puniti.
Questi, in sintesi, i cambiamenti sostanziali del nuovo contratto di gruppo Fiat, che non è stato firmato dalla Fiom, l’unico sindacato a non aver sottoscritto l’accordo e che adesso, di conseguenza, non avrà rappresentanti sindacali all’interno delle fabbriche Fiat.