Sarah Scazzi, comincia il processo contro Sabrina Misseri e Cosima Serrano in 300 chiamati a testimoniare.
Inizierà oggi il processo in Corte di Assise, che si svolgerà nell’ aula Alessandrini del tribunale di Taranto, che vede imputate, con l’accusa di concorso in omicidio e soppressione di cadavere, madre e figlia.
Sabrina Misseri, cugina della giovane Sarah Scazzi uccisa il 26 agosto del 2010, è stata accusata di essere l’esecutrice del delitto dallo stesso padre, Michele Misseri, padre che ora continua a proclamarsi unico colpevole di tutta la vicenda:
“Sono stato io, solo io. Per colpa mia due innocenti sono in galera. Se prima avevo un peso, adesso ne ho tre.”
Dichiaratosi colpevole in un primo momento, Messeri ha successivamente accusato Sabrina, per poi ritrattare nuovamente, risultando così, agli occhi degli inquirenti, come una persona non affidabile tanto che, il sostituto procuratore, Mariano Buccoliero, che si occupa dell’indagine ha pubblicamente dichiarato di non voler ascoltare la testimonianza del contadino di Avetrana, benchè sia il primo dei 300 teste che verranno chiamati a deporre durante il processo.
Intanto dal carcere sia Sabrina che la madre Cosima Serrano continuano a dichiararsi innocenti, pur consce che, un’eventuale sentenza che dichiari la loro colpevolezza, le possa condannare all’ ergastolo.
“Combatterò fino alla fine” dichiara la cugina di Sarah e, intanto, continua a studiare le carte del processo, aiutandosi con un codice penale procuratole dal suo legale.