Dopo cinque mesi la piccola Vittoria Parolisi, oggi, lunedì 9 gennaio, incontrerà il padre, il quale allo stato attuale si trova in carcere accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea, accaduto il 18 Aprile 2011.
Il Tribunale per i minorenni di Napoli ha stabilito che la piccola sarà accompagnata dai nonni materni e dai Servizi Sociali.
Sono trascorsi cinque mesi da questo distacco e rivedere una figura fondamentale per una bambina di soli 24 mesi non è una questione assolutamente semplice, in quanto nonostante Vittoria sia ancora molto piccola di età, conserva nella sua mente determinati vissuti che le permettono di creare differenti legami, non solo in base alla loro intensità ma anche in base al tempo: in particolare, per un bambino, la figura di un genitore, o di colui/colei che si prendono cura di lui, diventa un punto di riferimento in quanto essa diventa parte fondamentale di un legame “continuo”.
Con il padre, la piccola non può godere di una relazione caratterizzata da “continuità” pertanto ça va sans dire che si sia instaurato un legame differente rispetto ai nonni.
Dunque, con l’allontanamento di Salvatore dalla vita della figlia si estingue quel “mandato genitoriale” secondo cui, almeno teoricamente, un genitore dovrebbe garantire costantemente ad un figlio un supporto solido per poter crescere.
Tuttavia ogni relazione serba in sé un tratto di imprevedibilità dovuto al fatto che la mente umana potrebbe riservare inaspettate sorprese; pertanto il riavvicinamento padre-figlia potrebbe suscitare un insieme di emozioni, sensazioni e vissuti difficilmente prevedibili al 100%, in quanto ogni condotta individuale è determinata da un bagaglio di esperienze vissute e da componenti assolutamente personali i quali forniscono “senso” alla stessa.
Oggi la piccola Vittoria è accolta tra le braccia dei nonni e il rincontrare suo padre, il quale potrebbe nutrire un affetto simile a quello dei genitori della moglie scomparsa, potrebbe essere motivo di disorientamento nella piccola così come di ulteriore gioia e benessere, comunque è importante che la piccola sia “tutelata” da un punto di vista affettivo e, allargando la visuale, nella sua più completa evoluzione, in quanto nonostante col passar del tempo sarà più consapevole della tragedia accaduta in famiglia, questo non deve comportarle eccessivo disagio al punto tale da non poter condurre le sue giornate in una maniera quanto più serena possibile.
Lunedì ci sarà l’incontro dopo 5 mesi, e poi? Come verranno stabiliti i successivi incontri? Io reputo che la piccola debba essere protetta al fine di poter godere di basi solide che le possano consentire di vivere in base a valori trasmessi da persone ovviamente differenti dalla madre, ma che conservano lo stesso messaggio educativo e vitale che possa fungere da linfa per l’intero sviluppo della bambina.
Spesso è triste considerare l’innocenza infantile al centro di un vortice di eventi incresciosi, tuttavia ribadisco come debba essere importante stabilire delle decisioni che possano salvaguardarla, garantendole un futuro sereno, nel massimo rispetto dei suoi sentimenti e delle sue sensazioni, Vittoria è una bambina sfortunata perché ha perso la mamma quando era piccolissima, ma è comunque una bambina, pertanto è consigliabile un occhio di riguardo nei suoi confronti, pur continuando a considerarla una persona che può godere degli stessi trattamenti di altri individui.