Genitori Antismog è un’associazione che fonda le proprie radici nel Comitato Mamme Antismog di Milano, costituito nel lontano 2001; quando all’emergenza inquinamento, l’amministrazione locale rispose consigliando ai genitori di tenere i propri figli a casa.
Gli obbiettivi della GAS sono: evidenziare il problema inquinamento affinché l’amministrazione si attivi con interventi sostanziali e la sensibilizzazione dei cittadini sul binomio traffico e inquinamento.
Partendo dal “diritto dei cittadini a pretendere l’adozione dei piani dell’aria” come da Corte di Giustizia Europea con sentenza Janecek (n. 58/2008, 25 luglio 2008), l’Associazione ha notificato alla Regione Lombardia il 29 novembre 2011, un ricorso fatto al TAR per “l’accertamento dell’inadempimento agli obblighi pianificatori su di essa gravanti e la condanna all’adempimento”.
Le amministrazioni locali, regioni, provincie e comuni, non possono sottrarsi dall’obbligo di progettare piani per la salvaguardia della qualità dell’aria, predisponendo misure idonee atte al rientro di limiti accettabili in quelle aree dove la presenza di fattori inquinanti supera i limiti sopportabili per legge.
L’inadempimento dell’osservanza di tale direttiva da parte dell’amministrazione, comporta un aggravarsi della situazione inquinamento, tale a quella che stiamo vivendo in questi giorni a Milano, dove si è reso necessario il blocco della circolazione delle auto per contenere l’inquinamento, provvedimento temporale e non risolutivo, poiché il livello di polveri sottili riprenderà ad alzarsi quando il blocco previsto di 2 giorni finirà. Si tratta infatti di un palliativo e non di un programma risolutivo.
Come da dichiarazione del Presidente della Regione, R. Formigoni, il piano regionale dell’aria non veniva aggiornato dal 2007; il nuovo programma di intervento sull’aria (PRIA) è depositato con enorme ritardo. Ciò delinea una scarsa attenzione alla tutela della salute dei cittadini.
L’Associazione Genitori Antismog chiede da anni interventi concreti in ambito, collaborando con la stesura di idee tramite dibattiti, convegni e tavoli di intesa con la giunta comunale. Evacuata la parte teorica, si tratta ora di attuare le misure volte ad arginare e limitare il problema inquinamento, tramite provvedimenti efficaci, immediati, concreti pensati non solo per l’emergenza ma che trovino attuazione nel lungo periodo.
L’Associazione ha stilato una serie di progetti volti a combattere il problema inquinamento grazie all’intervento di amministrazione e cittadini comuni, cui viene chiesta una maggiore consapevolezza del pericolo smog e dunque un atteggiamento più assennato che prevede la modifica di alcune malsane abitudini:
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Ticket di viabilità: esteso a tutti i veicoli inquinanti per scoraggiare l’uso dell’auto in favore di altri mezzi di spostamento (pubblici o privati come biciclette e simili). Gli incassi del ticket dovranno essere utilizzati a sostegno della mobilità.
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Aumento dei mezzi pubblici e miglioramento del servizio: a garanzia di un servizio efficiente attraverso l’aumento di corse, il prolungamento di orari di apertura della metropolitana, l’utilizzo di mezzi pubblici ecologici, tariffe agevolate.
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Maggior numero di piste ciclabili: poiché la bicicletta è una valida alternativa all’auto.
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Chiusura centro storico: per preservare il patrimonio storico e artistico della città dal degrado.
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Creazione di isole ambientali: in ogni quartiere andrebbero create isole pedonali o ambientali.
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Targhe alterne: provvisorie fino al raggiungimento di 2 anni dei livelli di inquinamento accettabili per legge. ARPA ha verificato che le targhe alterne riducono del 27% le concentrazioni di polveri sottili nell’aria e innescano un meccanismo di cambiamento di abitudini volto a servirsi di mezzi alternativi all’auto, una sorta di educazione all’uso.
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Parcheggi di interscambio: aumentandone il numero si favorisce la limitazione del flusso di auto che entrano in città.
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Lavaggio strade: per combattere la sedimentazione del particolato. L’acqua utilizzata potrebbe essere quella di falda per ovviare a sprechi.
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Riscaldamento: è responsabile del 30% di PM10 presenti nell’aria. Ridurre i consumi e riqualificazioni energetiche degli edifici limiterebbero la presenza delle polveri. Il risparmio energetico di tutti, contribuisce al miglioramento della qualità dell’aria.
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Controlli: e conseguenti sanzioni per chi non rispetta le norme sui gas di scarico delle vetture.
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Alberi: più piante e alberi in città.