Re Magi – Nella tradizione cristiana, il 6 gennaio si celebra l’Epifania con l’arrivo dei 3 Re Magi alla capanna di Betlemme dove nacque Gesù e dove i 3 grandi saggi approdarono, dopo un lungo viaggio, seguendo la luce della Stella Cometa che indicò la strada.
Nei presepi di tutti gli italiani, viene rappresentata la ricorrenza spostando le statuine dei Re Magi, davanti alla mangiatoia, al cospetto del neonato figlio di Dio.
Ma chi sono in realtà i Re Magi e quale è la loro storia legata alla nascita di Gesù?
Molte fonti parlano dei 3 Re, le versioni sono leggermente diverse, adattate alla narrativa della religione o tradizione che ne parla. In realtà anche il numero dei re sembra convenzionale.
La fonte canonica cristiana che descrive l’episodio è il Vangelo secondo Matteo.
Si narra dell’arrivo dei Magi a Gerusalemme, che si recarono dal re della Giudea, Erode, domandandogli dove si trovasse “il re che era nato” poiché avevano “visto e seguito la sua stella”. Si pensava infatti, nella cultura orientale, che un nuovo astro apparisse in cielo ogni qual volta nascesse un grande re.
La grandiosità del nuovo re era annunciata dalla singolare comparsa della stella che recava una cometa!
Erode, che non conosceva la profezia dell’Antico Testamento, consultò i suoi scribi e venne a sapere che la città natale doveva essere Betlemme.
Guidati dalla stella, i Re Magi giunsero al cospetto del nascituro portando doni: oro, incenso e mirra e prostrandosi in adorazione.
L’oro era un simbolo reale per rendere onore alla nascita di Gesù, l’incenso era comunemente usato come offerta alle divinità, la mirra era una pianta medicinale utilizzata come unguento per le imbalsamazioni, intesa come simbolo di preservazione del corpo dalla corruzione degli uomini.
Il termine “Cristo” con cui si appella Gesù, significa in realtà “unto” ovvero consacrato tramite unzione per ricoprire il triplice ruolo di Messia, re e guaritore.
In sogno i re magi furono avvertiti di non tornare da Erode, che si era falsamente detto di voler conoscere il luogo della santa nascita “affinché anche lui potesse adorare” il neonato, così tornarono in patria. Erode si arrabbiò molto per l’inganno e con quella che sarà ricordata come la strage degli innocenti, ordinò alle proprie guardie di uccidere tutti i neonati al di sotto dei 2 anni di età.
I 3 re magi erano, si presume, persiani provenienti dalla vicina terra ad oriente della Palestina. Esiste una teoria che vuole individuare la loro provenienza in paesi lontani, rappresentativi dei 3 continenti: Asia, Africa e Europa per sottolineare l’importanza dell’avvenimento.
La convenzione di celebrare il 6 gennaio l’arrivo dei re magi alla capanna dove nacque Gesù è sposata dalla Chiesa cristiana e da altre cattoliche, quella ortodossa e le Chiese “orientali” lo celebrano invece lo stesso giorno di Natale.
Presso la basilica di Sant’Eustorgio a Milano nella “cappella dei Magi” è ancora conservato un sarcofago di pietra, attualmente vuoto, che un tempo avrebbe contenuto le spoglie dei re magi. Quando Federico Barbarossa fece distruggere la chiesa, per una serie di vicissitudini, i resti dei corpi dei re furono trasferiti presso il Duomo di Colonia in Germania, dove ancora oggi è conservato il reliquario.
A Milano restò solo la medaglia forgiata con l’oro donato dai magi al bambino Gesù, esposta nella Chiesa di Sant’Eustorgio insieme al sarcofago il giorno dell’Epifania. Col tempo, a seguito di trattative, i milanesi riuscirono a riottenere parte delle spoglia dei re, deponendo in un’urna di bronzo le reliquie che riposano accanto al sepolcro vuoto, con la scritta che ne ricorda i natali “Sepulcrum Trium Magorum”.
A Milano ogni anno si ripete il corteo in costume, il giorno dell’Epifania, con tanto di personaggi dei re magi che si recano dalla chiesa di Sant’Eustorgio al Duomo, dove, a seguito del loro arrivo, viene celebrata dall’arcivescovo la messa.
In molte altre città d’Italia si svolgono cortei in costume durante il giorno dell’Epifania.