L’inizio del nuovo anno non ha portato alcuna novità sulla scomparsa del giovane studente universitario Roberto Straccia.
Sono trascorsi ormai 19 giorni da quel fatidico pomeriggio del 14 dicembre, giorno in cui Roberto non ha più fatto ritorno dal suo consueto giro di jogging.
Uscito di casa alle 14:45, il giovane Straccia è stato filmato da una videocamera di sorveglianza, posta lungo il tragitto da lui abitualmente percorso, l’ultima immagine del ragazzo. La polizia è stata allertata dagli amici, conviventi del ragazzo, preoccupanti del suo ritardo nel rincasare.
Da quel momento gli inquirenti, la famiglia del giovane, i volontari e gli stessi amici di Roberto non hanno mai smesso le ricerche. Attraverso la divulgazione di volantini e video e la creazione dei due gruppi (Aiutateci a trovare Roberto Straccia e Troviamo Roberto) su facebook, il social network più usato dai giovani, si cerca di tenere viva l’attenzione su di lui nella speranza di ritrovarlo al più presto.
Intanto sono molteplici le segnalazioni degli avvistamenti che giungono agli inquirenti. Persone che dichiarano di aver visto Straccia in giro per Pescara, altri che l’avrebbero avvistato nelle province della città. Molte…….. addirittura troppe, tanto che i magistrati che si occupano del caso abbiano ipotizzato la presenza di un mitomane; una persona che, messi gli stessi abiti che indossava il giovane alla sua ultima uscita (maglia blu, pantaloncini rossi, cappello e calzettoni neri), giri per le strade, depistando così le indagini.
Ovvio che si tratta di una delle tante supposizioni del caso che, in molti, sperano non veritiera.
Rapito, scappato o vagante in stato confusionale. Cosa è successo a Roberto Straccia?
Purtroppo non vi è ancora nessuna risposta a questa domanda. Resta però viva l’attenzione in tutta Italia, ma soprattutto a Pescara, città del giovane che ha a voluto dimostra anche durante la festa di Capodanno tutta la sua solidarietà alla famiglia Straccia. Infatti il “Capodanno Insieme”, organizzato in piazza e al quale hanno partecipato circa 20mila persone, è stato dedicato a Roberto e alla sua famiglia che, non potendovi partecipare, ha ringraziato con una lettera:
“L’invito che ci è stato fatto a partecipare al veglione di Capodanno qui con voi ci ha riempito di gioia, ci conferma tutto l’affetto che ci state dimostrando in questi giorni per noi così angoscianti. E dimostra che le nostre ricerche, le nostre difficoltà, le condividete con noi. ………. Stasera passeremo questo evento nelle Marche, a Moresco, a casa nostra, perché è qui che Roberto stava organizzando la festa insieme con i suoi amici. E crediamo che l’impegno che si è preso per questo giorno vada rispettato fino in fondo perché è così che lui vorrebbe festeggiare, tra familiari, parenti e amici più stretti………. Vi chiediamo di continuare a dimostrarci questo affetto anche nei prossimi giorni, mantenendo viva l’attenzione per Roberto, anche quando sarà svanita l’euforia per questa serata. Sappiate che con il cuore siamo lì con voi e che festeggeremo insieme, come e più di quanto potremmo fare oggi, quando riabbracceremo Roberto. E per questo vi preghiamo di continuare a cercare, segnalare, sperare con noi perché questo sogno si avveri quanto prima”.
E anche noi non possiamo far altro che continuare a segnalare affinché questi disperati genitori possano riabbracciare il loro figlio.