LaBella Addormentata nel bosco: favola e disegni da colorare
Fiaba scritta da Charles Perrault età dai 30 \ 36 mesi in poi
Tanto tempo fa, in un antico regno nacque una bellissima bimba che fu chiamata Aurora.
In onore del battesimo della tanto sospirata figlia, il Re e la Regina invitarono le fate del regno, Flora, Fauna e Serena, affinché le facessero da madrina. Ogni fata donò una dote alla neonata; chi la saggezza, chi la bellezza, chi il talento musicale.
Solo una fata non fu invitata, una fata cattiva e malvagia, chiamata Malefica, che per vendicarsi dell’affronto subito, “donò” alla neonata una maledizione: “Prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaioe morrà!”.
Una delle fate buone, riuscì a mitigare l’incantesimo, trasformando la condanna a morte in quella di cento anni di sonno e l’unico modo poter spezzare l’incantesimo sarebbe stato il bacio di un principe.
Il Re fece bandire tutti gli arcolai dal regno e le fate nascosero Aurora, che chiamavano amorevolmente Rosaspina, in una capanna nel bosco fino al compimento del sedicesimo compleanno. Un giorno, mentre Rosaspina raccoglieva bacche nel bosco, incontrò un principe; i due si innamorarono e si promisero amore eterno.
Si diedero appuntamento per l’indomani alla capanna, ma purtroppo, la fanciulla non vi fece più ritorno. Infatti, ricorreva il sedicesimo compleanno di Rosaspina e le fate la condussero al castello del Re.
In una stanza segreta, Rosaspina incontrò una vecchietta che stava tessendo, si punse con il fuso dell’ arcolaio e la profezia si compì.
Le tre fate buone, sopraggiunsero per aiutare la principessa e con un incantesimo spruzzarono della polvere di sonno, facendo addormentare tutte le persone del regno. Col tempo, il castello si coprì di una fittissima rete di rovi, tale da essere impenetrabile da chiunque. Passarono gli anni ed il principe non riusciva a rassegnarsi all’idea di aver perso Aurora, decise di attraversare i rovi, che improvvisamente si aprirono dinnanzi a lui. Vide Rosaspina, e decise di darle un bacio d’addio. E fu così che con il suo bacio la principessa si risvegliò.
Aurora si destò, sorrise al principe ed insieme iniziarono a ballare. E da quel giorno vissero tutti felici e contenti.
- Morale: Il rancore e l’odio portano sempre dolore e disperazione, ma l’amore può vincere su ogni male e sa trionfare sempre.
Testo redatto da mamma Giò, immagini della Matita di Gianna
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