Belen Rodriguez e Fabrizio Corona tornano dalle Maldive, sono offesi dai gossip sul loro conto e sulla gravidanza
“Alla fine scappiamo sempre alle Maldive”, dichiara Corona. Lo dichiara “un passo fuori dall’aereo e appena prima di rientrare a casa”, e sì perché loro “i belli e famosi, i divini divi” tutto devono condividere con il pubblico e pare che incontrino sempre qualche microfono pronto “ad indagare, cercare e magicamente intervistarli”.
Questa volta l’argomento d’interesse è “l’indignazione di Corona”… ultimamente in difesa della sua compagna più volte si è inasprito … la sua è stata una esasperazione invincibile negli ultimi mesi, la rabbia lo ha consumato dal video scandalo all’aborto, passando per la gravidanza e la ricostruzione del filmato bollente.
Oggi l’ex re dei paparazzi si inasprisce per i rumors girati intorno alla gravidanza di Belen:
“ Quello che è successo non lo auguro a nessuno. C’è chi ha detto che la notizia della gravidanza fosse una bufala …” – afferma l’“innamorato” Fabrizio in una intervista al settimanale Chi.
Cosa c’è di sbagliato nel gossip?
In vero il “dilemma” non è se e cosa nella favola Belen – Corona sia attendibile o meno, il dilemma è, diversamente,legato all’uso di muovere attenzione verso personaggi patinati, sfondi da sogno, irraggiungibili per i più e mondi costosi, lussuosi e sfavillanti.
Il problema è, in altre parole, legato al valore che la stampa e i mezzi di comunicazione danno al gossip:
il gossip ha un suo peso specifico in termini economici, è una attività “giornalistica” redditizia, traina attenzione e traghetta un indotto che dal tubo catodico arriva alla rete, passando per la carta stampata.
Ma è “sminuente, non culturale e diseducativo”?
La vicenda Belen – Corona ci dimostra di si.
Già il video scandalo di Belen da solo basta a confermare il valore negativo del gossip, inteso come pettegola attenzione al personaggio pubblico.
Il video – che grandemente ha alimentato il mercato gossip – riuscì a “sbattere in prima pagina” una inviolabile intimità di Belen. Ciò a danno, non solo della sua immagine professionale e pubblica, ma persino in dispregio della intimità femminile.
Il paradosso è che un ”alito di vento” basta nel mondo del gossip a montare cicloni capaci di trasportare ovunque il personaggio investito: dopo il video Belen è ovunque. Con lei sono finite dappertutto le notizie che la riguardano… e gira e rigira si finisce a parlar sempre di loro: la coppia più bella del mondo!
I rumors, di cui Fabrizio apparentemente si lamenta, però, sono favoriti da un Corona prodigo di belle interviste innamorate, di una Moric pronta a parlare pubblicamente della sua famiglia allargata, da qualche sventura seria – di cui, come sottolinea il protagonista neanche dovrebbe parlarsi – e da bellissime cartoline dalle Maldive inviate via facebook.
Insomma esiste nel vip un comportamento bipolare “inspiegabile”?
Si, perché il divo da un lato domanda rispetto della privacy e dall’altro pretende di rivendicarlo pubblicamente, non considerando che la sola pubblica richiesta equivale ad una esposizione che interessa, stuzzica e stimola il pubblico.
I rumors sono frutto di questa macchina diabolica.
Che il gossip ferisca i protagonisti se e quando investe le loro intimità è concepibile, accettabile e vero; tuttavia non potrebbe questo dolore essere considerato come uno “strumento del mestiere” o un “prezzo del mestiere”?
Ed ancora che il gossip sia poco educativo neanche è necessario sottolinearlo: è poco educativo nella misura in cui deprezza il dolore e mortifica i valori importanti della vita – come ha fatto con il video scandalo di Belen e probabilmente anche con l’aborto.
Paradossalmente, però, il portato negativo delle cose non basta mai ad arrestarle quando esse siano economicamente traducibili, così tutto ciò che genera danaro diviene sfruttabile foss’anche il corpo, il cuore e l’anima.