Nessuna scarcerazione per Cosima Serrano e Sabrina Misseri e nessun avvocato gratis per Michele Misseri.
Le ultime notizie inerenti il caso Sarah Scazzi riguardano Sabrina Misseri e Cosima Serrano, le due donne accusate di concorso in omicidio e soppressione del corpo di Sarah Scazzi. Entrambe devono restare in carcere, in quanto, è stata rigettata la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali delle donne; questo, è quanto è stato disposto nell’ultima pronuncia dal tribunale del Riesame di Taranto. Inoltre, i giudici hanno accolto il ricorso della Procura di Taranto, che chiedeva di imputare alle due donne anche il reato di sequestro di persona.
Dall’estrerno invece, Michele Misseri, reo confesso del delitto della nipote, non avrà diritto all’avvocato difensore pagato dallo Stato, il gup di Taranto, ha rigettato la richiesta avanzata dal legale del Misseri, Armando Amendolito, lo scorso 10 ottobre. La decisione è giunta in seguito ad alcuni accertamenti fiscali effettuati sui redditi della famiglia Misseri.
«Il reddito imponibile a carico di Michele Misseri e di sua moglie Cosima Serrano per l’anno 2010 è superiore al limite di legge per l’ammissione al beneficio richiesto. Per un nucleo familiare di tre persone, il limite di reddito per accedere al gratuito patrocinio è di circa 12mila euro annui».
Ennesima tegola per Michele Misseri che, nei giorni giorni, aveva già subito delle restrizioni cautelari inerenti all’obbligo di firma a cui è soggetto. Non dovrà più recarsi una sola volta in caserma, ma bensì due volte al giorno.
Nel frattempo, attendiamo il giorno del processo, fissato per il 10 gennaio prossimo.