Poste Italiane proclama uno sciopero che durerà l’intero mese di dicembre.
Ci aspettiamo tutti un gran bel caos anche perché i dipendenti non saranno tenuti a restare NEANCHE UN SOLO MINUTO IN PIU’ oltre l’orario di lavoro per eventuali straordinari, neanche per smaltire gli ultimi clienti in fila e inoltre le lettere e le raccomandate verranno recapitate in ritardo.
Poveri auguri di Natale, meglio i affidarsi ai biglietti via web.
I segretari regionali di Cisl, Uilposte, Confasl, Ugl denunciano e rendono pubblica la situazione, non certo facile, nella quale i dipendenti lavorano.
I lavoratori e i sindacati denunciano:
– l’evidente assenza di investimenti dell’azienda e dei piani d’impresa, riducendo tra le altre cose anche i costi;
– i disservizi nel settore della formazione e della sicurezza (ambiti che dovrebbero essere di primaria importanza per ogni lavoratore).
La formazione dei dipendenti di Poste Italiane è una formazione di tipo e –Learning (elettronic Learning, in italiano formazione elettronica) e chiedono corsi di formazione adeguati.
L’apprendimento e Learning può avvenire o in maniera autonoma, quindi può avvenire attraverso un’auto formazione, con l’aiuto di un tutor o di un insegnante. La potenzialità dell’ e Learning consiste proprio nella facilità di divulgazione delle informazioni utilizzando strumenti tecnologici quali computer ed internet.
La condizione lavorativa dei portalettere, poi è visibile e sotto gli occhi di tutti. Li vediamo circolare su mezzi precari rischiando quotidianamente di ammalarsi esponendosi, altresì, gravi infortuni sul lavoro.
-Intenzione di chiudere gli uffici postali ritenuti poco redditizi.
L’ultimo disservizio di Poste Italiane risale al giugno di quest’anno, ma in quel caso erano stati i problemi tecnici a crearli. Nella prima settimana di giugno infatti il servizio informativo di Poste Italiane bloccandosi non aveva erogato per giorni né pensioni, ne permetteva di effettuare pagamenti di bollette.
Anche se adesso la modalità e la motivazione del disservizio sarà diversa siamo comunque consapevoli che un servizio pubblico come quello di Poste Italiane che sciopera, che opera in lentezza o che si blocca è un vero e proprio problema per tutti i cittadini.
Chi attende lettere importanti o vorrà inviare biglietti di auguri per l’imminente Natale sappia che rischia di vedersi recapitare la propria corrispondenza l’anno prossimo.
E a quanti, sempre di fretta, corrono a pagare la bolletta 5 minuti prima della chiusura dello sportello sperando sempre nella buona fede e nel buon operato del dipendente dietro dietri quel vetro trasparente, si affretti in questi giorni!
Ogni sciopero crea caos e disagio e purtroppo è lo strumento che il lavoratore ha per rendere noto a tutti che senza il suo operato le cose non procederebbero nella maniera corretta ed ecco allora che i servizi rivolti ai cittadini diventano disservizi.