Sparare con la pistola del videogioco sembra fare bene ai problemi alla vista dei bambini.
Questo il risultato di una ricerca presentata al 115° Convegno dell’American Academy of Ophthalmology di Orlando, negli Stati Uniti d’America.
Sembrerebbe, infatti, che utilizzando la pistola mentre si gioca si curerebbe l’ambliopia, conosciuta anche con il nome di sindrome dell’occhio pigro, in quanto il gioco conduce il bambino a chiudere un occhio per prendere meglio la mira, per puntare e poi sparare.
Hanno partecipato a questa ricerca e sicuramente lieti di farlo, diversi bambini tra i 10 e i 18 anni di età ai quali è stato chiesto di indossare degli occhiali speciali che bloccavano l’occhio più forte, quello cioè meno pigro, mantenendolo chiuso per due ore al giorno. Così facendo l’occhio pigro veniva stimolato e sollecitato a lavorare.
Accanto agli esercizi riabilitativi tradizionali, pure eseguiti, la novità sta proprio nel videogioco; nel senso che bendare l’occhio più forte non è certo una innovazione, ma fare in modo che il bambino giocando con il videogame – di sua spontanea volontà e senza forzature – lo chiuda è sicuramente un avanzamento della terapia riabilitativa.
Il bambino, infatti, approverà come tecnica riabilitativa dell’occhio pigro sicuramente di più l’utilizzo del videogioco che la fastidiosissima benda oculare
Ma che cosa è nello specifico l’ambliopia?
Il termine ambliopia deriva dal greco (ops + amblyos) e significa visione ottusa
Si tratta di una diminuzione della capacità visiva ad uno o ad entrambi gli occhi clinicamente sani. Conosciuta maggiormente come “occhio pigro”, si verifica nel periodo in cui l’apparato visivo del bambino si sta sviluppando e colpisce il 4 -5% dei bambini.
L’ambliopia se evidenziata e curata nel migliore dei modi può facilmente risolversi.
Quali sono le cause dell’ambliopia?
L’ambliopia può essere causata dallo strabismo, dall’ anisometropia (ovvero la differenza di problemi agli occhi, cioè un occhio miope e l’altro ipermetrope) o la deprivazione cioè l’incapacità dello stimolo luminoso di raggiungere la retina perché ostacolato o dalle palpebre che non sono aperte correttamente o da un’opacità della cornea.
Il problema è facilmente risolvibile se riconosciuto in tempo e i più piccoli ora saranno contenti di questa nuova scoperta.
Attenzione genitori… adesso che è iniziata la scuola gli occhi dei vostri bambini sono soggetti a molti stimoli, sforzi e lavoro da fare. Chiedete ai vostri bambini se riscontrano difficoltà a leggere alla lavagna, se hanno bruciori agli occhi.
Buona cosa sarebbe anche quella di notare comportamenti anomali oculari anche da parte degli insegnanti e informare prontamente i genitori.
Gli occhi sono importanti soprattutto quando i bambini sono piccoli.
Prima si interviene e prima si risolve il problema. Poi adesso sembrerebbe che si può sostituire la benda con il videogioco!