Quale potrebbe essere i provvedimento equi da prendere in riferimento alla questione pensioni?
La linea da seguire sembrerebbe quella di puntare all’ estensione del metodo del calcolo contributivo anche per la classe politica. Intervento proposto dal Professore Mario Monti proprio per puntare all’ equità dei sacrifici, insieme alla rivalutazione delle pensioni di anzianità richiesta a gran voce sia dalle imprese che dall’ Europa.
Monti potrà valutare anche delle idee in riferimento alle pensioni, proposte dall’ ex Governo che non sono mai state applicate a causa dell’ opposizione dei Sindacati o della Lega.
- Prima ipotesi: anticipare di un anno, dal 2013 al 2012, la quota 97 ( che rappresenterebbe la somma dell’ età anagrafica a quella contributiva ), che diventerebbe quota 98 a partire dal 2013 e quota 99 dal 2014. Dal 2015 si arriverebbe direttamente all’ abolizione delle pensioni di anzianità, arrivando a quota 100.
- Seconda ipotesi: eliminerebbe il raggiungimento a tappe delle quote, facendo riferimento solamente all’ età anagrafica del contribuente e arrivando direttamente a quota 100.
- Terza ipotesi: i pensionamenti sarebbero ammessi solamente a chi è tra i 62 e 67 massimo 70 anni; chi volesse interrompere prima la carriera lavorativa subirebbe delle penalizzazioni mentre per chi decidesse di smettere di lavorare dai 66 anni in sù, verrebero applicati dei mini bonus.
Ma questo non è l’ unico punto da affrontare sul nodo pensioni, uno degli obiettivi principali da raggiungere è quello di abbassare le aliquote contributive a 30 – 31% per i giovani e le donne e a28 – 29% per gli altri settori; e la definizione dell’ età minima di pensionamento sul quale poter successivamente basare il nuovo sistema.
Il percorso che seguirà il Governo non è stato ancora reso pubblico e per il momento il nuovo Ministro Elsa Fornero ha dichiarato che presto verranno discusse le eventuali misure. Quello che sembra emergere, in attesa dell’ ufficializzazione, è il raggiungimento di maggiori garanzie per i giovani attraverso la velocizzazione del sistema previdenziale.
Ovviamente anche la Fornero è favorevole all’ allargamento del sistema contributivo per tutti, inclusi i vitalizi di Senatori, Deputati e delle più alte cariche dello Stato.
Sembra che il Governo punti ad
alzare la soglia minima a 63 anni ma per farlo dovrebbe ricorrere a dei cambiamenti in quanto anche per l’ anno prossimo è prevista ancora la quota 96 ( 60 anni anagrafici e 36 anni contributivi o 61 + 35 ).
Al momento nessuna misura è stata ancora
messa nero su bianco, bisognerà attendere il nuovo Consiglio dei Ministri di lunedì
e vedere se gli interventi inizieranno a prendere forma.
Noi intanto iniziamo a prendere carta e penna per fare due conti per capire quando riusciremo ad andare in pensione. Conti che purtroppo finiscono presto, perchè se non riusciamo ad essere messi in regola con contratti decenti, oltre ai tanti giorni di lavoro in nero, cosa abbiamo da contare?