I sintomi tipici dell’influenza sono: febbre superiore ai 38°C, con comparsa anche improvvisa; brividi; naso che cola; occhi arrossati; tosse; mal di gola e dolore nel deglutire; mal di testa; dolori muscolari e articolari; generale stato di spossatezza; vertigini; inappetenza; nausea; vomito; diarrea. Non fa eccezione la nuova influenza 2024-2025.
Questa lunga serie di sintomi non compaiono contemporaneamente, pertanto vanno letti come una indicazione di carattere generale, per esempio, si può avere l’influenza senza tosse o senza nausea e diarrea.
Quanto dura l’influenza
Per guarire completamente dall’influenza stagionale sono necessarie una o due settimane. Comunemente questa malattia non lascia strascichi, ha un decorso relativamente blando e raramente gli individui in buona salute incorrono in complicazioni.
Possibili complicazioni dell’influenza
All’influenza si possono combinare possibili infezioni batteriche secondarie capaci di dare adito, per esempio, a infiammazioni della gola, sinusite e otite media, polmonite o, assai più raramente, miocardite come anche complicazioni neurologiche. È per questo che non bisogna sottrarsi a una consulenza medica quando la febbre resiste all’antipiretico e quando complessivamente la situazione di salute non migliora nelle 48\72 ore.
Febbre: quando chiamare il Pediatra
La febbre allarma i genitori, in questo approfondimento esaminiamo quelle situazioni in cui la febbre si accompagna a indizi di criticità dinnanzi ai quali è consigliabile chiamare prontamente il Medico di famiglia o recarsi al Pronto Soccorso.
Rispetto all’esposizione al virus e alle cautele anti-contagio la maggiore attenzione va prestata a donne incinte, bambini nati prematuri, persone affette da malattie croniche, immunodepressi e anziani.
Influenza 2024-2025 e virus cugini
Come sottolinea Pregliasco, Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università degli Studi di Milano, nonché Direttore Sanitario d’Azienda – Irccs Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano, la prossima stagione sarà caratterizzata non solo da virus influenzali, ma anche da virus cugini, come il virus respiratorio sinciziale (RSV), il rinovirus, il metapneumovirus, i virus parainfluenzali, quel che resta del Covid-19 e alcuni batteri che hanno provocato problemi polmonari. A riguardo dell’influenza, tra i principali virus in circolazione vanno segnalati L’A\H1N1 e l’A\H3N2.
Influenza australiana A\H3N2
Il virus A\H3N2 prende il nome di influenza australiana perché si è già diffuso in Australia nei mesi scorsi, quando lì era inverno mentre qui da noi si stava consumendo l’estate. È anch’esso un virus stagionale, i primi casi in Italia sono già stati registrati in Lombardia.
Il vaccino, che resta la migliore arma di prevenzione contro l’influenza, copre anche dall’infezione di A\H3N2.
Che virus è l’A\H1N1
L’A\H1N1 è il virus responsabile dell’influenza suina nella stagione 2009-2010, tornerà a circolare in questa stagione 2024-2025 ed è, anch’esso, coperto dalla vaccinazione antinfluenzale.
Che differenza c’è tra questi due virus A\H1N1 e A\H3N2? Si constata che i sintomi delle due infezioni sono simili, la popolazione anziana è più colpita dal virus A\H3N2, mentre l’\H1N1 colpisce soprattutto bambini e ragazzi.
Influenza 2024-2025, quando ci sarà il picco
Per questa stagione il picco è previsto per fine novembre inizio dicembre.
Quali accortezze mantenere con i bambini
È bene mantenere alto il livello di attenzione all’igiene, educare i bambini a lavarsi le mani con particolare riguardo al momento dei pasti. I bambini vanno altresì educati ad evitare lo scambio di bicchieri e borracce.
Ai genitori va ricordato che è importante, a fini della prevenzione del contagio, rispettare i tempi di convalescenza e rimettere i bambini alla vita sociale quando in buone condizioni di salute.
Arieggiare gli ambienti resta una efficace misura anti-contagio.