Biancaneve è la prima storia d’amore a cui in genere le bambine si legano, quella che le accompagnerà anche “materializzandosi” in bambole, giochi e disegni da colorare
La fiaba di Biancaneve, racconta di una fanciulla bella e dalla pelle candida – da cui appunto il nome bianca come la neve: Biancaneve. Era la figlia di una regina, sua madre aveva tanto desiderato una bambina, immaginandola con la pelle bianca come la neve, la bocca color rosso sangue e la capigliatura scura come l’ebano.
La regina morì dopo aver dato alla luce la piccola ed il re rimase solo. L’uomo amava tanto sua figlia e voleva darle una figura materna per questo si risposò.
La seconda moglie del re, una donna vanitosa e crudele, possedeva uno specchio magico, che interrogava ogni giorno: “Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?” chiedeva.
Lo specchio le rispondeva sempre “Sei tu o mia regina!”.
Un giorno però, alla solita domanda, lo specchio rispose “ O mia regina, esiste una fanciulla che è più bella di te, Biancaneve è il suo nome!”.
La regina infuriata, ordinò subito al cacciatore di corte, di uccidere Biancaneve e di portarle il suo cuore come prova del compito eseguito. Il cacciatore, impietosito dalle lacrime di Biancaneve, decise di lasciarla scappare nel bosco e portò alla regina il cuore di un cinghiale.
Biancaneve vagò per il bosco, finché si imbatté in una casetta che era vuota, ma apparteneva a 7 nani minatori. La fanciulla, che era stanca ed affamata, decise di entrare e riposarsi un pochino. Quando fu nella piccola dimora, trovò in tavola sette piccole porzioni di cibo, ne prese un po’ per parte, unì i sette piccoli lettini e si riposò.
I nani al loro ritorno, non riuscivano a credere ai loro occhi, si presentarono uno per volta: Mammolo, Brontolo, Cucciolo, Pisolo, Dotto, Eolo e Gongolo e le offrirono ospitalità.
La vita nella casetta proseguiva serena, finché un giorno la regina, rivolgendosi al suo specchio, pronunciò la comune frase: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è adesso la più bella del reame?” E lo specchio rispose: “Biancaneve è più bella di te, è viva e dimora nella casetta nel bosco, insieme ai nani”.
La regina andò su tutte le furie e preparò un intruglio malefico, nel quale intinse una mela. Si travestì da vecchietta e si diresse verso la casetta nel bosco. Lì trovò Biancaneve, le regalò la mela avvelenata e la convinse ad assaggiarla. Non appena Biancaneve la morse, iniziò a girarle forte la testa e cadde in un sonno profondo, come morta.
Quando ritornarono i nanetti, trovarono Biancaneve riversa in terra e credendola morta, piansero dalla tristezza. Le fabbricarono una bara di cristallo, per poterla ammirare sempre, e la sistemarono su una collinetta.
Trascorsero gli anni ed un giorno, passò da quelle parti un principe buono e generoso. Vide Biancaneve e abbagliato da tanta bellezza, decise di darle un bacio.
Ed ecco che per incanto si sciolse l’incantesimo, Biancaneve si risvegliò e sorrise al principe, tra i due nacque l’amore e da lì a poco si sposarono.