Al momento Chiara Petrolini è indagata per omicidio volontario (figlicidio, più nello specifico) e occultamento di cadavere, con tutte le possibili aggravanti del caso. Viene considerata anche la sua condizione socio-economica mancando cause di impedimento culturale o economiche alla maternità, per quanto imprevista.
Fino al rinvenimento dei due corpicini, Chiara, la stessa persona che oggi è considerata una mamma assassina, era, invece, una studentessa modello, una figlia modello, una babysitter modello, una parrocchiana e una fidanzata modello.
Ebbene la Chiara che ha partorito da sola, nel bagno di casa sua, ha ucciso, insieme a quei due bambini, anche la Chiara modello che il mondo continuava ad apprezzare.
2 neonati seppelliti nel giardino di casa: qual è il vero dramma
Il vero dramma di questa vicenda è il silenzio, un silenzio assordante lungo nove mesi (a cui vanno aggiunti i nove mesi della precedente gestazione). Per tutto questo tempo, nessuno ha riconosciuto la verità celata dalla 22enne incinta: Chiara è stata capace di negare con tutta se stessa e sotto gli occhi di tutti la vita che stava portando in grembo. Quella vita Chiara Petrolini la stava conducendo verso la morte, o almeno così emerge dalle indagini.
Gli inquirenti hanno tracciato le ricerche web della mamma assassina, in questo modo, hanno ricostruito un intento innegabile che è andato dal “come nascondere la pancia” al “come decomporre un cadavere”. Chiara ha interrogato il web finanche per conoscere dopo quanto tempo un corpo morto incominci a puzzare.
È possibile nascondere una gravidanza?
Quel mondo all’oscuro delle gravidanze di Chiara adesso riflette sui comportamenti che la giovane teneva ed emerge che non mangiava, che era ossessionata dal peso. Intanto lei, a sua discolpa, ha sostenuto di avere temuto il giudizio familiare per quelle gravidanze impreviste.
La letteratura scientifica, a riguardo della possibilità di nascondere il procedere di una gravidanza, ammette le cosiddette gravidanze criptiche, per quanto rare. Il primo caso scientificamente documentato è quello di una ragazza nigeriana di 19 anni in sovrappeso (il che facilita un camuffamento della crescita addominale) e giunta in Ospedale con dolori al ventre, la giovane sosteneva di avere regolarmente avuto il ciclo mestruale nei mesi di quella che si rivelò, già all’atto del parto, come una gestazione nascosta.
La cronaca, con il caso di Chiara Petrolini, ci mette, però, dinnanzi a una realtà più scottante: questa giovane è stata da sempre consapevole della sua condizione di donna gravida. Emotivamente, tuttavia, Chiara ha fortemente rifiutato di trasformarsi in una madre, lo ha negato a se stessa e lo ha nascosto al mondo intero.
Da qui la caparbia e disperata manipolazione del suo corpo e della sua mente fino a sostenere la fame pur di non liberare quella pancia che spingeva la vita dall’interno.
I numeri delle gravidanze criptiche, ecco quante donne partoriscono senza sapere di essere incinte:
- si stima che ricorra una gravidanza criptica ogni 2500 gravidanze , una donna su 2500 scopre di aspettare un bambino all’atto del parto,
- mentre una donna su 475 gravidanze scopre di essere incita intorno al 5° mese di gestazione, ovvero circa alla ventesima settimana di gravidanza. Comunemente a 20 settimane il pancione è già evidente e il corpo tutto parla di maternità.
Queste donne riportano di avere avuto regolarmente il ciclo mestruale e di non avere accusato nessuno dei sintomi tipici della gestazione.
Chiara Petrolini, come ha potuto uccidere i suoi bambini?
Le gravidanze criptiche segnano già un distacco della mamma dal suo bambino, rappresentano, per tutto il corso della gestazione, se pure inconsapevole, un profondo allontanamento della madre dal feto. Si stima che i bambini nati da gravidanze occulte facciano fatica a farsi accettare dalle madri, che tra madre e figlio vi siano maggiori problemi di attaccamento, come maggiore pare essere l‘esposizione ai maltrattamenti a cui vanno incontro questi figli che il corpo e-o la mente materna ha celato.
Senza contare che nei casi più gravi l’infanticidio può essere la più dolorosa ed estrema conseguenza di tali situazioni.