In corso di spannolinamento, quando una mamma riporta l’esperienza della pipì nelle mutandine, ovvero riferisce: “Mio figlio si fa la pipì addosso”, la prima cosa a cui si pensa è che il bambino non abbia colto la relazione vasino – espletamento delle sue funzioni fisiologiche. Tuttavia se si constata che quello stesso bimbo fa la cacca nel vaso e conserva, invece, difficoltà con la pipì allora è evidente che qualcosa non torna.
Perché mio figlio fa la pipì addosso mentre riesce a fare la cacca nel vasino?
La situazione più comune è normalmente quella inversa (pipì nel vasetto e cacca nelle mutandine), pertanto per rispondere a questa domanda (senza avere la presunzione di entrare nella specificità del singolo bambino) è necessario capire innanzitutto come si forma la pipì e come il corpo si libera da questa stessa.
La pipì si forma nei reni che sono un organo complesso. Per definire le funzioni dell’urina, possiamo dire che essa è parte di un processo che tiene il corpo umano in “equilibrio idrico” e insieme concorre a scaricare tossine all’esterno.
Una volta formate, le urine si raccolgono nella vescica. Quando la vescica è piena il corpo ce lo segnala producendo quello che noi adulti chiamiamo “stimolo”.
Uno stimolo mal gestito, ovvero non assecondato andando a svuotare la vescica (la pipì, infatti, andrebbe trattenuta non oltre il solo tempo utile a raggiungere il bagno), è la causa a monte di larga parte degli incidenti da spannolinamento difficile.
Cosa succede fisicamente? Sotto la pressione della vescica piena, il corpo apre l’orifizio uretrale e il liquido, di cui la vescica è colma, esce mentre il sacchetto vescicale si svuota.
Pipì addosso, come capire se il piccolo ha raggiunto il controllo sfinterico
L’osservazione del bambino ci aiuta a capire se il piccolo ha raggiunto il controllo degli sfinteri, ovvero se è capace di gestire il suddetto stimolo.
Tra i 18 e 36 mesi i bambini che raggiungono questa competenza ce lo segnalano in diversi modi, tra cui:
- Il bimbo ci avvisa che sta per fare la pipì, anche non verbalmente ma attraverso gesti e comportamenti non equivoci;
- Il bambino dimostra di avere sviluppato sufficientemente la parte inferiore del tronco perché ha una buona deambulazione tale da consentirgli di salire le scale alternando i piedini e anche senza appoggio;
- Il piccolo riesce a tenere il pannolino asciutto per circa 3 ore e dimostra interesse verso il bagno, la cacca e la pipì e la maniera di espletare i bisogni propria degli adulti.
A ciò si deve aggiungere, per completezza di informazione, che per uno spannolinamento efficace è auspicabile un buona consapevolezza del corpo da parte del bambino. È ottimo, per esempio, che il bimbo riesca a vestirsi da solo, a spogliarsi per sedersi sul vasino e a rivestirsi autonomamente. Non deve compiere una vestizione perfetta ma occorrono le giuste abilità per gestire il momento vasino. A tutto ciò va associata l’igiene e la sua pratica.
La capacità fisica da sola non basta
È scientificamente provato che le emozioni negative sono inibenti in fatto di crescita e apprendimenti. in modo particolare, le competenze che lo spannolinamento pretende sono fortemente emozionali, riguardano un apprendimento adulto e maturo ma attengono anche all’intimità del bambino.
In fase di spannolinamento, il piccolo da un lato perde la cura del cambio pannolino e dall’altro vede una parte di sè (ovvero la cacca e la pipì) separarsi da lui; deve concettualizzare la nuova pratica per come la società gliela impone e deve trovare le sue personali strategie di azione e relazione col corpo.
Ogni volta che tuo figlio si siede con successo sul vasino lascia andare qualcosa di sè e ogni volta fa pratica con un nuovo e maturo equilibrio, quello tra il trattenere e lasciarsi andare.
Come aiutare il bambino a lasciare andare urina e fecei ne vasino
Cos’è che trattiene il corpo del bambino e perché lo lascia andare nelle mutandine e non nel vasino? Possiamo dire banalmente che va allenato il sistema parasimpatico del bambino ovvero quelle funzioni neuronali deputate al rilassamento. E non c’è modo migliore di farlo se non infondendo calma e sicurezza.
Rispetto alla cacca che ha uno stimolo più riconoscibile e “ingombrante”, la pipì è un attimo, una volta aperto l’orifizio uretrale, anche per risposta fisiologica, la pipì scappa via tutta e subito.
La pipì addosso può accadere per una serie di ragioni diverse
Il bambino:
- non dà allo stimolo la giusta importanza e non ne valuta la tempistica;
- può trovare scomodo il vasino o avere paura del wc;
- potrebbe restare bloccato su una passata esperienza negativa che continua a risuonare dentro di lui.
Il bimbo non comunica col suo corpo o non dà allo stimolo il giusto peso
Il bambino, per esempio, non è abbastanza capace di sentire il suo corpo, ovvero non dà allo stimolo la giusta importanza e non ne valuta la tempistica. È possibile che il bimbo sia portato a distrarsi dallo stimolo con facilità.
Che possiamo fare? Certamente possiamo temporizzare le visite al bagno accompagnando il bambino ogni 2 ore circa sul vasino. Nel farlo è consigliabile utilizzare una comunicazione assertiva: “È ora di vedere se c’è un po’ di pipì da fare nel vasino, andiamo in bagno”. A questa azione necessaria di controllo del proprio copro (andare fisicamente in bagno) si può mediare costruendo intorno al momento della pipì una zona vasino a misura di bambino nella quale il piccolo potrà scegliere che libricino leggere o se usare un gioco per intrattenersi sul vaso.
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Il bambino può trovare scomodo il vasino o avere paura del wc
Il bambino può trovare scomodo il vasino o avere paura del wc, qualche volta può accusare la mancanza di un appoggio sotto i piedini oppure sentire il riduttore instabile e, quindi, provare disagio nella seduta. Questa condizione, però, ha la particolarità di essere comune sia nell’espletamento della cacca che della pipì.
Il bambino potrebbe restare bloccato su una passata esperienza negativa che continua a risuonare dentro di lui
Più probabilmente il bambino potrebbe non riuscire a trattenere la pipì per una evocazione negativa di un’esperienza pregressa (è stato sgridato, si è sentito mortificato, ha provato vergogna), questo trauma o dolore irrisolto e inespresso è divenuto bloccante.
Figlio che fa la pipì addosso ma non la cacca, come comportarsi
- Osservate il bimbo sul vaso e cercate di capire se è a proprio agio fisico;
- costruite un calendario della pipì che segni le ore in cui fare visita al vasino (possibilmente almeno ogni 2-3 ore);
- sollecitate nel bambino la percezione degli stimoli verbalizzandoli a vostra volta e spiengandoli, per esempio ditegli “La mamma ha sete perchè non bevo da tanto; la mamma ha fame perchè mi sono affaticata a lavoro e ora il mio corpo vuole mangiare”. Questa comunicazione, espressiva del sentire corporeo, aiuterà il bambino a entrare in una relazione di ascolto e risposta col proprio corpo.;
- favorite il processo imitativo, ovvero andate in bagno insieme ai vostri figli, fate sì che il bambino possa osservare come l’adulto espleta le funzioni fisiologiche;
- fate leva sul pensiero magico e quindi portate i peluche e le bambole a fare pipì;
- leggete libri e imparate canzoni a tema pipì.
Cose da non fare quando il bambino fa la pipì addosso
- Mai sgridare o mortificare il bambino, quando fa la pipì addosso;
- cambiatelo sul vasino e non sul fasciato, quest’ultimo lo riporta all’atmosfera del pannolino;
- quando l’urina sporca il bimbo e il pavimento o la sedia, eccetera, tenendo conto delle capacità di vostro figlio, pulite un po’ la pipì insieme. Per esempio in una prima pulizia grossolana usate la carta igienica, gettate, poi, la carta stessa nel vasino e da lì nel Wc. In questo modo dimostrerete al bambino qual è la via di transito giusta della sua pipì: va prima nel vasino e poi nel WC.
Molti genitori educano il bambino a salutare la cacca ma non la pipì, invece anche dall’urina il bimbo vive un distacco e anche quella va salutata e merita un rito di separazione.
Non siate troppo opprimenti! Il bambino ha bisogno di sentirsi in grado di gestire il proprio corpo e di percepirsi funzionale (principio di autoefficacia), un genitore opprimente, invece, fa sentire il figlio incapace di fare da solo, anche di espletare le funzioni fisiologiche!
@montessorianamente.mamma Risposta a @6uncatzo quando lo #spannolinamento è difficile #spannolinamentoincorsoceck #spannolinamentodifficile #togliereilpannolino #vitadamamma ♬ suono originale – Federica Federico